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Spadafora si congeda da ministro: “Non conoscevo il mondo dello sport”

Vincenzo Spadafora saluta tutti e si congeda da Ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili. In un post su Facebook ha espresso tutto il suo rammarico per non aver potuto portare a termine il lavoro fatto finora sperando che non vada perduto. E poi la frase a sorpresa: “Non conoscevo invece il mondo dello sport, al quale mi sono avvicinato con curiosità, rispetto e attenzione”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Vincenzo Spadafora si è congedato da Ministro delle Politiche giovanili e dello Sport dopo il mancato accordo per un Conte ter e il conseguente incarico di formare il governo affidato da Mattarella a Mario Draghi. L'ex ministro, nel suo saluto da titolare del dicastero, ha pubblicato un post su Facebook esprimendo tutto il suo rammarico per la fine del suo mandato. Una frase in particolare però, ha riscosso grande curiosità:  "Non conoscevo invece il mondo dello sport, al quale mi sono avvicinato con curiosità, rispetto e attenzione".

Ovviamente la reazione social è stata immediata. Nel suo lungo post Spadafora ha anche lanciato un appello augurandosi che il lavoro fatto finora non vada perduto ricordando però le gioie dei primi mesi: "Settimane entusiasmanti, su entrambi i fronti. Ricordo la gioia di presenziare alla storica vittoria della Ferrari a Monza dopo nove anni, ad esempio". Nelle ultime settimane del suo mandato, Spadafora era stato più volte chiamato in causa per cercare di capire se ci fosse o meno una parziale apertura per rivedere il pubblico negli stadi.

Il post di Spadafora che saluta: "Non conoscevo il mondo dello sport"

Nel suo lungo post su Facebook, l'ormai ex Ministro delle Politiche giovanili e dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha salutato tutti con una frase in cui rivela come non conoscesse il mondo dello sport al quale si era avvicinato con curiosità, rispetto e attenzione. Di certo le sue parole hanno lasciato grande stupore, specie in virtù del caos che si è generato durante la pandemia nel mondo dello sport. A tal proposito Spadafora ha detto: "Siamo entrati in una fase drammatica, abbiamo dovuto prendere decisioni dolorose e dalle conseguenze gravi ma inevitabili, a partire dalle chiusure".

Ovviamente il riferimento va dritto alla decisione di chiudere gli stadi che ha creato non poche polemiche, soprattutto nel mondo del calcio. Negli ultimi giorni, questo argomento, poteva essere oggetto di discussione per cercare di trovare quantomeno una soluzione, fortemente voluta dai club di Serie A, sulla percentuale di pubblico da far entrare all'interno degli impianti sportivi. Questo il post su Facebook dell'ex Ministro delle Politiche giovanili e dello Sport:

Quando diciassette mesi fa ho giurato come ministro per le Politiche giovanili e lo Sport eravamo in un’altra era, in un momento completamente diverso da questo.Per molti anni avevo seguito le questioni relative ai diritti dell’infanzia e dei giovani, è sempre stato il centro del mio impegno. Non conoscevo invece il mondo dello sport, al quale mi sono avvicinato con curiosità, rispetto e attenzione.I primi mesi sono stati entusiasmanti, su entrambi i fronti. Ricordo la gioia di presenziare alla storica vittoria della Ferrari a Monza dopo nove anni, ad esempio.Poi, un anno fa, l’esplosione della pandemia, il lockdown, i sacrifici chiesti a tutti i cittadini. Siamo entrati in una fase drammatica, abbiamo dovuto prendere decisioni dolorose e dalle conseguenze gravi ma inevitabili, a partire dalle chiusure.

In questi mesi abbiamo lavorato moltissimo per dare sostegno a tutto il mondo dello sport, con i limiti del caso, sicuramente, ma facendo il massimo possibile. Stesso impegno sul fronte delle politiche giovanili: il lancio della piattaforma Giovani2030 e della Carta Giovani, tra le altre cose, e il numero più alto di posti per volontari del Servizio Civile degli ultimi anni.Il lavoro forse più delicato e più importante è stato quello di dare attuazione alla riforma dello Sport, cinque decreti sui quali per un anno abbiamo discusso con tutte le componenti, a tutti i livelli, per arrivare a un risultato condiviso e che rappresentasse davvero un avanzamento sociale e culturale. Sono norme innovative che riguardano molti temi, a partire dal professionismo femminile, dalla possibilità per i paralimpici di entrare nei corpi civili e militari, e soprattutto diritti e tutele che diano finalmente la giusta dignità ai lavoratori dello sport.

I decreti sono stati votati in Consiglio dei Ministri, hanno avuto l’intesa nella Conferenza Stato Regioni, e sono ora in Parlamento per il parere delle Commissioni Cultura di Camera e Senato: erano previste in questi giorni, ma a causa della crisi le riunioni sono state sconvocate. Dopo il parere delle Commissioni andranno portati nuovamente in Consiglio dei Ministri per il via libera definitivo che deve arrivare entro e non oltre il 28 febbraio, altrimenti la delega scadrà ed il mondo dello sport perderà una occasione unica.Mi auguro che la prossima settimana le Commissioni possano esprimere il proprio parere, mi appello ai deputati e ai senatori che ora hanno la responsabilità di portare a termine nei tempi previsti un percorso importante.

Consegnerò al mio successore un lavoro di fatto completato e basterà solo ripresentarlo al Consiglio dei Ministri e apporvi la firma!Il prossimo Governo avrà anche il compito di approvare il Decreto Ristori cinque, che è già scritto e darà respiro a milioni di cittadini alle prese con difficoltà economiche a causa delle restrizioni dovuto al Coronavirus.In questi mesi ho provato a rispondere alle tante istanze che quotidianamente ho raccolto da ciascuno di voi. Lascio ad altri il testimone sperando che non si perda il lavoro fatto finora e ringrazio tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo meraviglioso percorso che non dimenticherò mai.Grazie a tutti, davvero.

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