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Serie A, Cairo: “Per me il campionato è finito, lo scudetto non va assegnato”

Il presidente del Torino Urbano Cairo non sembra avere dubbi sugli scenari del massimo campionato di calcio italiano: “L’ho già detto, secondo me il campionato è finito”. A detta del patron granata infatti le tempistiche legate all’emergenza Coronavirus non consentono una ripresa in tempi brevi.
A cura di Marco Beltrami
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Pochi dubbi per Urbano Cairo, sulla possibile ripresa del campionato di Serie A. Il presidente del Torino è intervenuto ai microfoni di "Un giorno da pecora" su RadioUno, per parlare anche dei possibili scenari per il massimo torneo destinato, a suo dire, ad essere definitivamente sospeso: "L'ho già detto, secondo me il campionato è finito. Lo scudetto non va assegnato".

Per Cairo il campionato di Serie A è già finito

Il patron granata non sembra dunque nutrire speranze sulla ripresa della Serie A. Cairo, infatti a proposito dell'emergenza Coronavirus, ha tracciato un paragone sulle tempistiche della Cina: "L'ho già detto, secondo me il campionato è finito. Se penso che a Wuhan hanno cominciato con le misure restrittive intorno al 23 gennaio e le scioglieranno l'8 aprile, due mesi e mezzi dopo, significa che da noi gli allenamenti potrebbero ripartire a fine maggio. A quel punto si potrebbe ricominciare a giocare a fine giugno, per finire ci vorrebbero due mesi e arriviamo ad agosto. La stagione successiva riparte a novembre?".

Lo scudetto non va assegnato per il presidente del Torino Urbano Cairo

Se il campionato dovesse essere chiuso, quali sarebbero i verdetti? A detta di Cairo, non ci sono i margini per un'assegnazione dello scudetto. Il presidente del Torino spiega: "Lo scudetto non andrebbe assegnato perché il campionato non è finito e ci sono tre squadre in fazzoletto. Non ho sentito neanche Andrea Agnelli (il patron della Juventus prima in classifica, ndr) dire che andrebbe assegnato".

Il Torino e la riduzione degli stipendi della Serie A

A proposito della questione della riduzione degli stipendi, Cairo è pronto a seguire l'esempio della Juventus e a trattare con i calciatori granata: "Ho parlato ieri con alcuni giocatori che mi hanno chiamato. Ci ragioneremo insieme per trovare un punto d'incontro che tenga conto di tutto, ognuno deve fare dei sacrifici. Il Torino in questo momento non sta incassando nulla, ci deve essere un sacrificio, il contributo di tutti per uscire da questa situazione e ripartire bene ma sono molto fiducioso".

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