Scandalo Mondiali, la Nigeria presenta un dossier anti Congo: 9 giocatori con documenti irregolari

Nuove nubi sul fronte qualificazioni ai Mondiali 2026 per quanto riguarda le Nazionali africane. Dopo essere stata sconfitta sul campo dalla Repubblica Democratica del Congo, venendo esclusa dai playoff di marzo, la Nigeria non si dà pace e ha inoltrato una protesta formale alla FIFA con un nutrito dossier in cui evidenzierebbe irregolarità decisive per la squalifica del Congo: ben 9 giocatori risulterebbero con la documentazione anagrafica irregolare.
Il dossier della Nigeria anti Congo: 9 giocatori "irregolari" in Nazionale
A soli quattro mesi di distanza dall'inizio dei playoff internazionali, la Nigeria – che al momento non si è qualificata – è tornata sul piede di guerra. Dopo le accuse di pratiche voodoo per vincere il match decisivo, ha presentato un reclamo formale sostenendo che la Repubblica Democratica del Congo avrebbe schierato nel match contro le Aquile un giocatore non idoneo e che altri 8 nazionali risulterebbero con i documenti non in regola con le norme vigenti. La Repubblica Democratica del Congo ha subito risposto sostenendo che il procedimento legale e amministrativo sia stato completato nei tempi previsti, ma tutto è stato dato in mano alla FIFA. Tra i giocatori coinvolti ci sono anche i titolari Tuanzebe (Inghilterra), Masuaku (Francia), Wan-Bissaka (Inghilterra) e Sadiki (Belgio).
La denuncia sulla doppia nazionalità: adesso deve decidere la FIFA
Il problema riscontrato riguarda la doppia nazionalità dei giocatori inseriti nell'elenco del corposo dossier che metterebbero nei guai il Congo aprendo il fianco ad un caso diplomatico senza precedenti davanti al quale la FIFA rischia di fare una enorme figuraccia. Il massimo organismo mondiale del calcio avrebbe infatti avvallato i cambi di nazionalità contestati e tutto sarebbe risultato a posto prima della partita, dove la Repubblica Democratica del Congo aveva battuto la Nigeria.
Tuttavia, la Nigeria sarebbe stata informata che la Repubblica Democratica del Congo non riconosce la doppia cittadinanza nella sua Costituzione, e molti dei calciatori coinvolti non hanno rinunciato al loro Paese d'origine o alla cittadinanza che possedevano in precedenza. Tutto ciò rischia di mettere a serio rischio la sua presenza ai prossimi playoff dove si attenderà in finale la vincente tra la Nuova Caledonia e la Giamaica, in una gara che si giocherà in Messico durante la sosta per le nazionali prevista per marzo.
Cosa rischia il Congo: dalla squalifica dei giocatori all'esclusione dai playoff
Se venissero confermate le violazioni contestate, la Repubblica Democratica del Congo potrebbe incorrere in gravi sanzioni, che vanno dalle squalifiche dei giocatori, alla sconfitta a tavolino delle partite coinvolte oltre una penalizzazione e possibili multe economiche alla Federazione. Finora, sia la federazione calcistica della Repubblica Democratica del Congo che i dirigenti della CAF/FIFA hanno mantenuto il massimo riserbo. L'esito dell'indagine dipenderà dall'interpretazione che si farà delle norme di ammissibilità richieste dalla FIFA e presentate dal Congo.