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Rudiger si ferma misteriosamente mentre il Giappone va segnare: in Germania dilaga il complottismo

Disastro Germania contro il Giappone, l’inspiegabile comportamento di Antonio Rudiger alimenta la teoria del complotto.
A cura di Paolo Fiorenza
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Se l'Italia calcistica non sorride, la Germania davvero non è messa molto meglio. L'umiliante sconfitta casalinga per 4-1 contro il Giappone certifica l'abisso in cui si trova attualmente la nazionale teutonica. Dopo il mancato superamento del girone ai Mondiali in Qatar, la Germania ha ripreso a marzo battendo 2-0 il modesto Perù, ma da allora ha inanellato solo figuracce nelle altre cinque amichevoli disputate: quattro sconfitte contro Belgio, Polonia, Colombia e Giappone, un pareggio contro l'Ucraina.

Non sono solo i risultati ad esporre impietosamente i problemi dei tedeschi, ma anche il modo in cui arrivano, con episodi davvero mortificanti come quello che ha visto protagonista Antonio Rudiger nel match contro i nipponici. Sul punteggio di 2-1 per gli ospiti e con la Germania a provare uno sterile forcing nel finale di partita, un sanguinoso pallone perso da Gosens sulla trequarti si è trasformato in un facile contropiede due contro zero dei giapponesi. Takefusa Kubo si è involato tutto solo, servendo poi Takuma Asano per il più facile dei tocchi a porta vuota.

Gosens raccoglie il pallone in fondo al sacco dopo il gol del 3-1 di Asano
Gosens raccoglie il pallone in fondo al sacco dopo il gol del 3-1 di Asano

Qualcuno a dire il vero avrebbe potuto almeno tentare di lanciarsi all'inseguimento degli avversari, ma misteriosamente Rudiger è rimasto completamente fermo nel cerchio di centrocampo, immobile come se la vicenda non lo riguardasse, partendo solo dopo qualche secondo, quando ormai era troppo tardi. Un comportamento davvero inspiegabile quello del 30enne difensore del Real Madrid, che è diventato ben presto virale sui social, alimentando le teorie del complotto.

Rudiger era semplicemente troppo stanco in quel momento? Così stanco da non accennare neanche alla reazione che ci si aspetterebbe da un giocatore del suo livello? Oppure, come hanno subito sospettato molti, la sua condotta è la prova che lo spogliatoio della Germania, di cui l'ex romanista è uno dei capi, ha completamente scaricato il Ct Hansi Flick e non vede l'ora che venga messo alla porta? Insomma, sarebbe una spallata – l'ennesima, visti i risultati delle partite precedenti – ad una gestione che è sempre meno difendibile dalla federcalcio tedesca.

Hansi Flick non può credere a quello che vede: la sua Germania è un disastro
Hansi Flick non può credere a quello che vede: la sua Germania è un disastro

La panchina di Flick traballa pericolosamente e secondo alcuni potrebbe addirittura non arrivare a martedì, quando la Germania ospiterà la Francia in un altro test amichevole. Se il 58enne ex Bayern Monaco non molla e sostiene di essere ancora "l'allenatore giusto" per la nazionale, le parole del direttore sportivo della selezione, Rudi Voller, dicono ben altro: "È stata una vergogna". Se i giocatori peraltro continuano a fare robe del genere, non c'è allenatore che possa fare molto…

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