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Roma, infortunio Smalling: il problema all’adduttore lo terrà fermo per 10 giorni

Chris Smalling si è sottoposto nel pomeriggio ad esami strumentali a Villa Stuart che hanno confermato il problema all’adduttore della gamba destra per il difensore giallorosso. Il centrale inglese non sarà a disposizione di Fonseca già a partire dalla sfida contro il Parma. Si prevede un ritorno in campo non prima della sfida contro l’Inter.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Piove sul bagnato in casa Roma. Dopo le due sconfitte consecutive contro Udinese e Napoli, i giallorossi dovranno anche fare a meno di Chris Smalling. Il centrale inglese, uscito per infortunio nell’ultima sfida al ‘San Paolo’ aveva fin da subito destato preoccupazione all’entourage romanista. Oggi gli esami a Villa Stuart a cui si è sottoposto hanno evidenziato questo problema muscolare all’adduttore della gamba destra che lo terrà lontano dai campi per almeno 7-10 giorni. Una tegola non da poco per Fonseca che dovrà ridisegnare la difesa che proprio in Smalling aveva uno dei tasselli di maggiore sicurezza. Il centrale di proprietà del Manchester United, dovrà sicuramente vivere le ultime giornate di campionato ai margini della squadra sperando in un pronto recupero.

I tempi di recupero di Smalling

Ad oggi è molto difficile dunque capire quando Smalling potrà tornare in campo e a disposizione di Fonseca. Sta di fatto che questi primi 7-10 giorni, costringeranno il centrale difensivo a lavorare a parte in attesa di nuovi esami che possano fare maggiore luce sull’entità dell’infortunio. Ciò che è certo è che la Roma dovrà fare a meno di lui sicuramente per le gare contro Parma, Brescia e Verona. Fonseca proverà a capire se potrà essere eventualmente disponibile per la sfida con l’Inter del prossimo 19 luglio.

Chi prenderà il posto di Smalling al centro della difesa giallorossa

Fonseca dovrà ridimensionare la squadra, almeno negli uomini. E allora ecco che in vista della sfida contro il Parma, il tecnico giallorosso potrebbe optare per schierare la coppia centrale formata da Fazio e Mancini anche se salgono le quotazioni di Ibanez che se la giocherà fino all’ultimo con il difensore argentino. Non si discute dunque il 4-2-3-1 di base che anche senza Smalling proverà ad avere i suoi equilibri a partire dalla retroguardia.

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