video suggerito
video suggerito

Robinho in carcere si mette in società con l’hacker del ‘caso Zambelli’ per aprire una nuova attività

L’ex calciatore Robinho, condannato a nove anni per stupro e detenuto nel carcere di Tremembé, starebbe progettando una piattaforma di scommesse online insieme a Walter Delgatti Netto, l’hacker condannato insieme a Carla Zambelli, appena arrestata in Italia. I due, in attesa di una possibile progressione della pena, trascorrono il tempo insieme nel cortile e avrebbero già definito le basi della futura società, unendo notorietà mediatica e competenze informatiche.
A cura di Michele Mazzeo
0 CONDIVISIONI
Immagine

Anche dietro le sbarre del carcere di Tremembé, nell'entroterra di San Paolo, Robinho continua a fare piani. Non per tornare in campo, ma per entrare nel mondo degli affari. Secondo quanto riportato dalla testata brasiliana O Globo, l'ex attaccante di Milan, Manchester City e Real Madrid starebbe lavorando con Walter Delgatti Netto, noto come "l'hacker di Araraquara", alla creazione di una società di scommesse sportive online. Il progetto nascerebbe da un'idea dell'ex calciatore e sarebbe pronto a partire non appena entrambi otterranno la scarcerazione.

Robinho è detenuto in Brasile dopo la condanna definitiva a nove anni per violenza sessuale di gruppo, inflitta dalla giustizia italiana per un episodio avvenuto a Milano nel 2013. Sta cercando senza successo di ottenere il passaggio al regime semi-aperto. Delgatti, invece, sta scontando una pena di 8 anni e 3 mesi per aver violato i sistemi del Consiglio Nazionale di Giustizia e per aver orchestrato un finto mandato d'arresto contro il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes, su ordine della deputata Carla Zambelli (arrestata in Italia, a Roma, dove si era rifugiata per provare a sfuggire alla condanna, lo scorso 29 luglio).

Immagine

I due non condividono la stessa cella, ma si incontrano regolarmente durante l'ora d'aria. È lì, nel cortile assolato del complesso penitenziario, che starebbe nascendo il progetto: una piattaforma digitale per scommesse sportive, fondata sull'unione tra l'immagine pubblica di Robinho e le competenze informatiche di Delgatti. L'idea è stata confermata dallo stesso hacker, che ne avrebbe parlato con il suo avvocato e con alcuni agenti della struttura.

Una società di betting costruita tra sbarre e recinzioni, con la prospettiva di trasformare due identità criminali molto diverse in un brand capace di attrarre utenti online. Robinho metterebbe la faccia, Delgatti il codice. Un business da lanciare una volta ottenuta la libertà, magari sfruttando la progressione di pena o un'uscita anticipata per buona condotta.

Immagine

L'ex calciatore, 41 anni, ha da poco completato il primo anno di detenzione a Tremembé. Secondo fonti del carcere, avrebbe mostrato negli ultimi tempi segni di fragilità emotiva. Dopo un iniziale entusiasmo nelle partite tra detenuti avrebbe smesso di giocare. La distanza dal figlio maggiore, Robson Junior, appena diciassettenne e già debuttante nel Santos, lo avrebbe colpito più di ogni altra cosa. Quando il ragazzo lo va a trovare, Robinho lo presenta con orgoglio agli altri detenuti.

Sul piano formale, l'ex attaccante sta seguendo tutti i percorsi riabilitativi previsti: ha aderito al programma di lettura, ha frequentato un corso di elettronica e ha completato i moduli del piano educativo-lavorativo. Un comportamento che punta a facilitare la transizione verso il carcere semi-aperto, ma che finora non ha trovato aperture dalla Corte Superiore di Giustizia, che ha respinto i suoi ricorsi.

Robinho con la maglia del Milan: in rossonero ha vinto lo scudetto nel 2011
Robinho con la maglia del Milan: in rossonero ha vinto lo scudetto nel 2011

Anche Delgatti, diventato celebre per aver hackerato gli account Telegram dei protagonisti dell'operazione Lava Jato, vede nella futura società di scommesse un'occasione per "voltare pagina" e monetizzare la propria esposizione mediatica.

Il progetto, però, resta per ora un'idea sulla carta. I tempi della giustizia, i vincoli detentivi e la reputazione pubblica dei due fondatori pongono più di un ostacolo alla sua realizzazione. Nessuna conferma o smentita è arrivata dai legali di Robinho, che non hanno risposto alle richieste dei media locali. Ma a Tremembé, tra un colloquio con la moglie e una passeggiata nel cortile, il futuro dell'ex campione si sta già scrivendo. A colpi di algoritmi e quote live.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views