31 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ripartenza Serie A, lo sfogo di Gravina: “Tra mecenati e cialtroni ha vinto la determinazione”

Il presidente della FIGC; Gabriele Gravina, oltre ad aver sottolineato la possibilità di un Piano B o di uno C in caso di ulteriore emergenza per concludere il campionato, si è soffermato sulle problematiche interne al mondo del calcio: “In questi mesi sono emersi i reali volti di alcune persone che non vogliono il bene del sistema. Ma siamo stati determinati e diamo un segnale forte. I nomi? No, li tengo per me”
A cura di Alessio Pediglieri
31 CONDIVISIONI
Immagine

Alla fine il calcio italiano sta ripartendo e la base su cui dover ragionare è questa. Nessun rischio ‘ Francia', dove lo stop è arrivato in modo definitivo settimane fa e molti adesso si definiscono ‘deficienti‘ per aver intrapreso una strada che nessun altro grande campionato ha percorso. Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, si è tolto così alcuni sassolini dalla scarpa all'indomani dell'ufficialità della ripartenza della Serie A: "Tra mecenati e cialtroni siamo riusciti a ridare il calcio alla gente. Adesso il sistema ne esce più credibile e rafforzato". Al di là di algoritmi d'emergenza o lo studio di piani alternativi in caso di nuove difficoltà il numero uno del calcio italiano va oltre, sottolineando anche le problematiche di una decisione che tutti volevano ma solo in pochi hanno avuto la forza di perseguire fino in fondo.

Come finirà non si sa, nessuno lo sa. Potrebbe svolgersi tutto per il meglio, con la naturale conclusione della stagione e le polemiche dedicate unicamente alle questioni di campo. O si dovrà far fronte con quarantene ulteriori, slittamenti di incontri, rivisitazioni del calendario, piani B o – addirittura – C. L'unica certezza, su cui si focalizza Gravina è però una, si riparte: "Pronti a ripartire ma vigili, perché sappiamo che i rischi sono sempre molto alti. Abbiamo convissuto lunghi mesi con cialtronismo e mecenatismo" ha poi rincarato la dose il presidente FIGC.

Con chi ce l'ha Gravina? Non è dato sapersi perché il presidente ha evitato nell'entrare nel dettaglio di una polemica che ha smorzato immediatamente concentrandosi sulle procedure, su ciò che avverrà da qui al prossimo 20 giugno in vista della preparazione e dal 20 giugno in poi con il ritorno sul campo: "Al di là delle problematiche, credo di aver agito con determinazione e con grande prudenza per la tutela della salute. In questi mesi sono emersi i veri volti di certe persone, e io personalmente ho capito tante cose. Anche quanto sia importante accantonare una serie di personaggi apparentemente positivi e che invece sono delle negatività per il sistema. I nomi? Non ne faccio,  li tengo per me"

Il messaggio, però, arriva ugualmente forte nel mondo del calcio in cui le spaccature e le contraddizioni non sono di certo mancate anche in un periodo di estrema urgenza ed emergenza. Tra presidenti che hanno sempre insistito a non fermarsi (quasi) mai anche nei momenti più delicati, a chi un giorno sì e uno no ha detto tutto e il suo contrario. In una Serie A spaccata sui protocolli, senza una linea guida sul fronte stipendi, tra pressioni costanti di sponsor e tv e con le accuse di pensare solamente alla parte economica e non alla salute pubblica. Oggi, però, il calcio riparte e con giugno inizia la Fase 3, quella che condurrà al ritorno al campo e consegnerà un calcio ancor più forte: "La nostra determinazione e i confronti con Uefa e Ministero sono stati la chiave: ripartiamo ancora più coesi".

31 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views