Rigore non fischiato ad Acerbi per le spinte su Pedri, in Spagna impazziscono: cosa dice la Regola 12

In Spagna non se ne fanno una ragione, non solo i tifosi del Barcellona sui social ma anche i media: tutti si chiedono come sia possibile che un comportamento reiterato e avvenuto sì mentre l'arbitro era di spalle, ma col guardalinee che aveva tutto in visione, per non parlare del VAR che avrebbe potuto agevolmente evidenziare l'accaduto, non sia stato sanzionato col calcio di rigore. Anzi, secondo le accuse di parte catalana, i comportamenti meritevoli di penalty sarebbero più di uno, tanti quanti le spinte che Francesco Acerbi ha rifilato a Pedri al 73′ di Inter-Barcellona, semifinale di ritorno di Champions League conclusasi 4-3 per i nerazzurri con conseguente qualificazione della squadra di Inzaghi alla finale del 31 maggio.
Cosa è successo tra Acerbi e Pedri nel secondo tempo di Inter-Barcellona
L'azione contestata si svolge nel secondo tempo, sul punteggio di 2-2, col Barcellona in furiosa rimonta dopo lo 0-2 con cui si era chiusa la prima frazione. In quel frangente la pressione blaugrana è massiccia e l'Inter è chiusa a riccio in evidente difficoltà: al 73′ Olmo batte un calcio d'angolo dalla sinistra, il pallone non viene crossato ma è fatto girare dai catalani, intanto nel cuore dell'area Acerbi prima abbranca e poi spinge una, due, tre volte Pedri, facendolo cadere ripetutamente e non consentendogli mai di rialzarsi. Nel video diventato virale sui social si vede l'esperto difensore dell'Inter sincerarsi sempre che l'arbitro Marciniak sia di spalle e poi spingere Pedri fino a buttarlo fuori dall'area di rigore.
Le accuse dalla Spagna, nel mirino ancora il VAR: "Doble penalti"
In Spagna non hanno dubbi, quello a termini di regolamento è un calcio di rigore solare, e sottolineano come nel video si possa vedere chiaramente l'assistente di linea avere tutto sott'occhio, così come ovviamente può vedere e rivedere tutto la sala VAR, dove l'UEFA ha piazzato i due olandesi Higler e van Boekel (che a fine partita saranno contestatissimi da parte blaugrana). Né il primo né questi ultimi evidentemente ravvisano che l'azione in questione di Acerbi su Pedri sia tale da meritare la concessione del rigore, mentre da parte sua Marciniak – che come detto era girato e non poteva sapere cosa fosse accaduto alle sue spalle – non dà udienza alle proteste del centrocampista del Barcellona, invitandolo a continuare a giocare.


Al di là della considerazione sull'effettiva gravità delle spinte di Acerbi su Pedri e sulla differenza di stazza tra i due che si riflette nella facilità con cui il calciatore spagnolo cade sul prato di San Siro (il che lascia un margine di discrezionalità nel giudicare quanto accade nel corpo a corpo), resta il rischio enorme corso dal 37enne difensore, a termini di Regolamento del Giuoco del Calcio.
Cosa dice la Regola 12 sullo "spingere" in modo "negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata"
Il primo paragrafo della Regola 12 ("Falli e scorrettezze") recita: "I calci di punizione diretti e indiretti e i calci di rigore possono essere assegnati soltanto per infrazioni commesse quando il pallone è in gioco", indicando poi esplicitamente il "caricare" e lo "spingere" nella casistica delle infrazioni da sanzionare qualora siano "commesse contro un avversario in un modo considerato dall'arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata".

Essendo il pallone in gioco, pur se lontano, e svolgendosi l'azione in area di rigore, l'ultima parte della norma è quella decisiva per capire se le ripetute spinte di Acerbi su Pedri (evidenti e innegabili) fossero meritevoli di un penalty. Evidentemente la sua condotta non è stata giudicata da guardalinee e VAR come "negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata".
C'è da dire che il Barcellona avrebbe comunque poi segnato il gol del 3-2 all'87' con Raphinha, prima che lo stesso Acerbi mettesse a segno al 93′ la rete del 3-3, stagliandosi come l'eroe di una partita già consegnata dal gol realizzato da Frattesi nei tempi supplementari alla storia del calcio.