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Rashford in panchina per punizione dopo la doppietta in Champions: ha violato le regole di Flick

La scelta di Flick ha sorpreso tutti: nonostante le recenti ottime prestazioni, niente titolarità contro il Getafe per Rashford. Una punizione per non aver rispettato le regole del Barcellona.
A cura di Nicolo Piemontesi
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Prestazioni e talento non rendono i giocatori al di sopra delle regole, sopratutto in casa Barcellona. Nemmeno la doppietta in Champions League ha salvato Rashford dall'ira del suo allenatore. Hans Flick ha scelto una linea chiara e la sta rispettando da quando è arrivato in Spagna: l'ultimo a farne le spese è stato proprio l'inglese che si è dovuto accomodare in panchina nella gara contro il Getafe.

Attacco rivoluzionato per la sfida casalinga, niente Rashford al suo posto Ferran Torres. Nessun problema per i blaugrana che, anche senza la stella inglese, si sono aggiudicati i tre punti con un netto tre a zero. I due minuti di troppo prima dell'allenamento sono costati la titolarità per l'ex United che, comunque, è subentrato all'inizio del secondo tempo. L'allenatore ha poi spiegato la vicenda in conferenza stampa, rimarcando l'importanza di seguire le regole e presentarsi in orario: "Si tratta di una questione di rispetto verso i propri compagni. Non è così tanto difficile".

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Nonostante l'assenza di Yamal, ancora fermo ai box per un infortunio, il Barcellona sta seguendo a ruota il Real della nuova direzione Xabi Alonso. A distanziare le due squadre sono solo due punti, frutto dell'unico pareggio stagionale, contro il Rayo Vallecano, per i rossoblu. Intanto occhi puntati sul talentino spagnolo che si gioca il Pallone d'Oro contro il francese del Paris Saint Germain, Ousmane Dembélé.

Perché Rashford è stato punito da Flick: cosa ha fatto prima di Barcellona-Getafe

Anche se di due minuti, il ritardo non è tollerato e, a differenza di Rashford, la punizione è arrivata puntuale. L'inglese ha dovuto seguire il primo tempo del match contro il Getafe direttamente dalla panchina. A sollevare il caso sui social, e non solo, le recenti prestazioni dell'attaccante. Proprio perché sta convincendo sempre di più, l'episodio ha dimostrato come Flick sia intransigente e come metta il rispetto delle regole prima di tutto, anche mettendo a rischio il risultato.

Rashford sembra essersi ritrovato dopo l'arrivo in terra spagnola, è uno dei tanti giocatori che sembrano rinati dall'addio al Manchester United. Superata la fase di adattamento al campionato e al gioco della sua nuova squadra, sembra aver trovato la via giusta. Lo conferma la doppietta in Champions League: una prestazione fondamentale che ha permesso ai blaugrana di superare gli avversari e ottenere i tre punti. I gol dell'ex United, arrivati a distanza di 11 minuti l'uno dall'altro, hanno convinto i tifosi della potenzialità dell'inglese. Motivo per cui, l'esclusione dai titolari ha lasciato tutti di stucco, ancora inconsci del reale motivo della scelta tecnica.

Non è la prima volta che le regole di Flick hanno effetto in casa Barcellona. Anche altri giocatori erano finiti nel mirino dell'allenatore tedesco: come per esempio Kounde e Raphina. Entrambi per la stessa motivazione di Rashford: mancanza di puntualità. E per tutti la punizione è stata la stessa: niente titolarità nel match successivo. Un modo per dimostrare coerenza e insegnare ai suoi giocatori ad avere rispetto per tutti gli altri che arrivano in orario agli appuntamenti.

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