Pura follia in campo: interrompe la gara e sferra pugni e calci all’allenatore avversario

Ancora una volta una scena di inaudita e ingiustificata violenza si è mostrata in tutto il suo orrore nel calcio di periferia, tra i più giovani. La vile aggressione è avvenuta a margine di un incontro nella Categoria esordienti, a ridosso dei giorni di Pasqua. In campo, i ragazzini dell'Accademia Calcio Asd Terni che sfidano i pari età la Polisportiva Ponte di Nona di Roma, sulle tribune la solita schiera di tifosi, per lo più genitori dei piccoli calciatori, a tifare per la propria squadra. Non tutti, perché un papà di uno dei baby della Polisportiva romana ha perso ad un tratto la testa, ha invaso il campo, interrompendo la partita, colpendo a ripetizione il tecnico dei ternani.
Un atto sciagurato e folle che non ha alcun senso né spiegazione logica: una aggressione in piena regola che ha portato d'urgenza il tecnico colpito, che si ritrova ancora ricoverato e che ha rischiato di perdere un rene a causa delle botte ricevute. Perché? Semplicemente perchè durante alcuni momenti concitati della partita tra i ragazzini sul campo di Gabicce Mare, l'allenatore aveva ripreso i suoi riportandoli alla calma. Troppo tardi, evidentemente, perché dopo l'ultimo fallo commesso, il papà era già sceso dalle tribune ed entrato in campo, pronto a vendicare il proprio figlio colpito.
L'allenatore ternano Francesco Latini, di 33 anni, di professione impiegato, si è visto aggredire dal tifoso che prima gli ha sferrato un pugno in faccia facendolo cadere sul terreno di gioco, poi ha iniziato a inveire su di lui riverso a terra con un calcio alla schiena, all'altezza dei reni. Tutti i ragazzi presenti di fronte a quella scena surreale sono subito scoppiati a piangere, terrificati dalla violenza. Grazie alla prontezza di un altro genitore, di professione poliziotto, la situazione non è degenerata ulteriormente, con l'identificazione dell'aggressore e l'intervento delle forze dell'ordine chiamate sul posto.
Per Francesco Latini una orribile avventura che poteva tramutarsi in tragedia visto che il calcio infertogli quando era a terra gli ha procurato una emorragia interna ad un rene che sembrava dover richiedere l'intervento chirurgico dell'equipe medina dell'Ospedale ‘Bufalini' di Cesena. "Sto abbastanza bene, compatibilmente con quello che è successo e sto cercando di capire l'evoluzione della situazione. Ho degli esami da fare che appunto detteranno i tempi della dimissione" ha fatto sapere via social il tecnico dei ternani. Che poi è stato raggiunto anche dalla solidarietà espressa da parte del Coni Umbria, nonché dalle altre associazioni sportive e dall'Aiac, l'Assoallenatori presieduta da Renzo Ulivieri, vicina a "a Francesco Latini, stretto collaboratore del mister Daniele Scatolini, tecnico della formazione 2009 dell' Nuova Accademia asd e ci auguriamo allenatore nel prossimo futuro, per l'incresciosa quanto stupida aggressione di cui è stato vittima nel torneo di Pasqua che si è giocato a Cattolica"
Latini ha avuto una diagnosi di 30 giorni, non sa quando potrà ritornare ad allenare i suoi ragazzi ma ha affidato ai social il proprio pensiero dal letto dell'ospedale: "I miei ragazzi mi danno la forza di credere che per il futuro di questo mondo malato e marcio, ci sia ancora un barlume di speranza, nonostante tutta la "immondizia" umana che lo popola. Non mi toglierete mai la speranza, non mi farete mai passare la voglia di portare in campo ciò in cui fermamente credo. Nemmeno pestandomi… Già mi mancate, torno presto raghi…". Adesso, quando recupererà, ha già assicurato che proseguirà per vie legali anche in forma autonoma senza coinvolgere il club, nei confronti del suo aggressore. Che riceverà dalla giustizia sportiva un sicuro DASPO a vita.