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Portiere squalificato 9 mesi per insulti razzisti: ma era finito in ospedale pestato dall’avversario

In Contea-Susegana di Terza Categoria accade l’impossibile: frasi razziste, calci e pugni. Il portiere reo delle frasi ingiuriose rimedia 9 mesi di squalifica. Ma l’avversario insultato lo ha poi aggredito con i compagni mandandolo all’ospedale. Per lui solo 4 giornate di stop.
A cura di Alessio Pediglieri
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In Terza categoria si registra ancora una volta un weekend di follia. Questa volta è accaduto sui campi della periferia di Treviso durante la partita tra Asd Contea Calcio e Asd Susegana Calcio, vinta dai padroni di casa 1-0, domenica 5 marzo. In campo – e sugli spalti – scene di ingiustificata violenza con il portiere ospite espulso per aver insultato un avversario e poi averlo colpito con un pugno al volto. Prima però di avere la peggio ed essere finito in ospedale con un polso rotto e varie contusioni.

Le cronache raccontano di un clima teso sia in campo sia in tribuna per una vecchia, ingiustificata, rivalità. Così, una semplice gara di 3a categoria, giocata vicino a Treviso è finita a insulti e violenza. Sugli spalti si sono registrate schermaglie tra i genitori dei ragazzi impegnati in campo mentre sul terreo di gioco l'episodio sconcertante è arrivato tra il portiere di riserva ospite, Alessio Dal Col e il giocatore del Contea, Modou Diagne: l'estremo del Susegana sembrerebbe aver rivolto pesanti insulti razzisti all'avversario scatenando una rissa. "N… di m…" avrebbe detto al giocatore del Contea che poi avrebbe riacceso la disputa più tardi, negli spogliatoi.

Dal Col e Diagne si sono azzuffati di nuovo, altri giocatori del Contea però sono intervenuti e Dal Col ha avuto presto la peggio: calcio alla schiena, naso gonfio, frattura scomposta del terzo e quarto metatarso, trauma cranico. Questo l'esito degli accertamenti una volta condotto in ospedale dove è stato operato. Il tutto sotto gli occhi esterrefatti di accompagnatori e dirigenti, e dell'arbitro che ha espulso i due.

Davanti alle frasi ingiuriose di Dal Col, lo stesso Diagne aveva precedentemente reagito colpendolo con un calcio, il che aveva scatenato la reazione del portiere che aveva a sua volta sferrato un pugno in pieno volto. La gara si è conclusa con la vittoria di misura da parte dei padroni di casa ma tutti attendevano il verdetto del Giudice Sportivo per capire quali conseguenze avrebbe avuto il tutto. La sezione veneta della FIGC ha emesso la sentenza finale nel pomeriggio di giovedì 9 marzo, che è stata pesantissima per il portiere Dal Col: squalifica di nove mesi. Molto più lieve per Diagne, punito solo con 4 giornate.

Tutti si stanno chiedendo il perché e così sono fondamentali le motivazioni, tratte in base al referto dell'arbitro. Dal Col "a fine gara, ha rivolto un insulto di stampo razzista ad un avversario di colore" si legge nella decisione del Giudice Sportivo. "Successivamente, essendo stato colpito da quest'ultimo con un calcio al volto senza apparenti conseguenze" continua la spiegazione, "nonostante venisse trattenuto, lo rincorreva colpendolo con un pugno al volto". Ed è arrivata anche la sanzione per Diagne, provocato da Dal Col, ma con una mano più leggera: "dopo avere subito un insulto di stampo razzista da parte di un avversario, lo colpiva con un calcio in faccia senza provocargli particolari conseguenze". Dunque, nessun accenno al pestaggio finale di Dal Col che lo ha condotto in ospedale.

"Una domenica che ha avuto poco a che vedere con il calcio" aveva spiegato nel post gara il ds del Susegana, Fabio Pompeo che ha ammesso lo squallido episodio. "Non è stata una cosa bella da vedere", ma è stata conseguenza della gara d'andata. "Era successo un parapiglia simile" ha aggiunto il tecnico del Contea, Francesco Bogana: "C’era stato un insulto razzista, che avevo sentito anch’io, ma questa volta rivolto al mio portiere Pape Dieng. I ragazzi hanno coltivato la rivalsa per la partita di ritorno".

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