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Pirlo dopo Porto-Juventus: “Morata ha avuto uno svenimento a fine partita”

Le dichiarazioni di Andrea Pirlo a Sky dopo Porto-Juventus non sono di un tecnico entusiasta di ciò che è accaduto in campo: “Siamo stati poco lucidi, lenti nella manovra, con un approccio sbagliato”. Poi, su Morata che è stato male: “Non era al meglio, rientrato negli spogliatoi ha accusato un mancamento”
A cura di Redazione Sport
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Le dichiarazioni di Andrea Pirlo a Sky dopo Porto-Juventus, in cui i bianconeri hanno provato solamente nel finale di riprendere in mano un match che era sfuggito soprattutto per disattenzioni della Juve. Il tecnico non è apparso per nulla soddisfatto di quanto accaduto nei 90 minuti anche se la rete di Chiesa tiene viva la speranza di una qualificazione da conquistare a Torino.

Proprio sull'inizio in salita da parte della squadra, Andrea Pirlo non è per nulla tenero: "L’approccio è diventato sbagliato dopo il primo minuto. Abbiamo preso gol e sono venute meno le certezze che bisogna avere. Poi l’abbiamo rimessa in piedi, ma sapevamo che loro erano questi". Una tirata di orecchie ad una difesa tutt'altro che impeccabile e che ha perso un altro elemento d'appoggio, Chiellini.

Infortuni, stanchezza, poca lucidità: per Pirlo, una serata da archiviare in tutta fretta, in vista dei prossimi impegni di campionato. "La stanchezza c’è, dopo tante partite impegnative. Non è facile mantenere sempre lo stesso ritmo. Quando giochi un ottavo di finale ad eliminazione diretta, questo può succedere. Ora ci concentreremo sul ritorno".

Tutti hanno provato a dare il massimo, anche chi non era in perfette condizioni fisiche, come Alvaro Morata che – come racconta lo stesso Pirlo – non è stato bene una volta ritornato negli spogliatoi: "Morata non stava bene, è qualche giorno che non è al meglio. È entrato nel momento del bisogno ma ha fine partita ha avuto uno svenimento, è stato male".

Cosa non si dovrà sbagliare fra 15 giorni? Di certo l'approccio ma anche la lucidità nei momenti che contano: "Non siamo riusciti a farli girare a vuoto, mantenendo il possesso di palla e la manovra. Alla fine ci siamo ritrovati a giocare come volevano loro, dovevamo essere più rapidi e lucidi, facendoli girare di qua e di là e invece abbiamo sempre toccato la palla quella volta in più che ti fa perdere ritmo e il tempo giusto".

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