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Perché Paquetà non è stato neanche multato per il caso scommesse: non c’entra solo il calcio

L’indagine sulle presunte combine di Paquetà si è conclusa senza ripercussioni sul giocatore: secondo le autorità il suo sarebbe un caso eccezionale, da punire solo con un’ammonizione.
A cura di Ada Cotugno
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Lucas Paquetà non verrà sanzionato o multato per aver violato le regole della Football Association sulla collaborazione all'indagine sulle presunte scommesse sui cartellini gialli. La vicenda va avanti ormai da due anni e lo scorso luglio il brasiliano era stato prosciolto: le ammonizioni non facevano parte di un grande sistema volto a favorire gli scommettitori, ma a suo carico restava l'accusa di mancata collaborazione, dato che non aveva rispettato l'obbligo di rispondere alle domande e di fornire informazioni.

Anche in questo caso se l'è cavata con un rimprovero, ma nessuna punizione ulteriore. Un caso davvero strano, visto che il calciatore del West Ham ha violato delle regole chiaramente descritte all'interno del regolamento del calcio inglese, ma la FA ha dato una spiegazione particolare sulla vicenda che nulla ha a che fare con il campo: l'inchiesta ha pesato tanto sul punto di vista della carriera, con il mancato trasferimento al Manchester City, e anche sulla vita personale con ripercussioni psicologiche.

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Nessuna ripercussione per Paquetà dopo il caso scommesse

L'incubo è finito e ora il brasiliano può concentrarsi solo sulla sua carriera e sulla stagione difficile che sta vivendo il West Ham, penultimo in classifica in Premier League. Due anni fa era stato accusato di una presunta combine e rischiava addirittura una squalifica a vita, ma una commissione indipendente della FA lo ha liberato da tutte le accuse, compresa l'ultima rimasta in piedi che era la mancata partecipazione alle indagini. Era ancora passibile di sanzione per non aver collaborato e risposto alle domande delle autorità, ma ora è completamente libero e può tornare a giocare.

Non sarà neanche multato perché, a causa di una combinazioni di fattori, l'impatto finanziario relativo alla carriera (con il fallito trasferimento al Manchester City nell'estate del 2023), alla vita privata, alla famiglia e anche quello psicologico sono stati molto forti. La FA nei documenti ufficiali precisa che si tratta di una sorta di ammonizione: "Sebbene nessuno di questi fattori, preso singolarmente, avrebbe potuto evitare l'imposizione di una sanzione pecuniaria, tenuto conto di tutte queste circostanze, concludiamo che la sanzione appropriata e proporzionata è un rimprovero e un avvertimento in merito a una condotta futura e così disponiamo". Per la commissione le sue circostanze sono eccezionali e non costituiscono in alcun modo un precedente per il futuro.

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