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Perché Mancini si è dimesso improvvisamente da CT dell’Italia: le indiscrezioni su Bonucci e Buffon

Mancini si è dimesso, a sorpresa, da CT dell’Italia: quali sono i motivi? Proviamo a capire cosa è successo nelle ultime settimane, tra ufficialità e indiscrezioni.
A cura di Vito Lamorte
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Le dimissioni di Roberto Mancini da CT della Nazionale Italiana sono state un fulmine a ciel sereno sia per i tifosi che per la FIGC. Nella giornata di ieri l'allenatore di Jesi ha fatto sapere la sua decisione e oggi è arrivata l'ufficialità.

La domanda che tutti si pongono è perché di questa scelta. Nessuno si sarebbe aspettato una situazione del genere dopo che Mancini era stato nominato coordinatore dell'Under 20 e dell'Under 21 nell'ambito del programma di riorganizzazione delle selezioni azzurre.

Proprio in quel momento qualcosa si sarebbe rotto definitivamente dopo una tensione già evidente nei mesi scorsi: una situazione passata inosservata è su 4 collaboratori storici come Evani, Salsano, Lombardo e Nuciari ne è stato confermato solo uno, ovvero il secondo. A Lombardo è stata affidata l’Under 20, Nuciari è stato relegato ad osservatore ed Evani ha lasciato la Federazione. Sono stati inseriti Bollini, Barzagli e Gagliardi ma questa mossa ha fatto sentire l'allenatore più solo.

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Oltre a questo ci sarebbero due indiscrezioni che riguardano Leonardo Bonucci e Gianluigi Buffon.  Il presidente della FIGC Gravina avrebbe forzato la mano per l'inserimento del difensore della Juventus nello staff della Nazionale, risolvendo così anche un problema ai bianconeri, ma Mancini non era affatto d'accordo con la mossa del numero uno della Federazione.

Un altro capitolo riguarda la scelta di Buffon come capo delegazione della Nazionale, che non è stata apprezzatissima da Mancini ed è stata presa senza un suo vero consenso. Le parole dopo la mancata qualificazione ai Mondiali 2022 dell'ex portiere sull'allenatore furono molto dure: "È stato l'artefice principale del rinascimento vissuto con l'Europeo, ma dopo una batosta così qualche responsabilità ce l'ha anche lui. C'è modo e modo di uscire, se perdi ai rigori con il Portogallo nessuno può rimproverarti, dopo la caduta con la Macedonia del Nord ripartire è più duro: alle prime difficoltà, potrebbero tornare i fantasmi, riaffiorare i capi di imputazione. Diciamo che l'equilibrio è sottile".

Sulla vicenda si è soffermato anche il il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, che ai microfoni dell'ANSA ha dichiarato: "Sono dispiaciuto e perplesso, è una decisione che arriva a sorpresa a Ferragosto: tutto molto strano. Tra l'altro mi viene da pensare: le nomine dello staff tecnico azzurro annunciate recentemente erano state concordate con lui o no?".

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