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Mondiale per club 2025

Perché Luis Enrique ha voluto trasformare il Mondiale per Club in un villaggio vacanze per il PSG

Il tecnico del PSG ha scelto un approccio soft per la trasferta americana del Mondiale per Club: allenamenti mattutini, libertà totale il resto della giornata e niente pressioni. Luis Enrique ha trasformato la preparazione in un mix di rigore e vacanza.
A cura di Michele Mazzeo
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Il PSG di Luis Enrique ha vinto la Champions League e si è presentato al Mondiale per Club negli Stati Uniti con uno spirito tutt'altro che da ritiro blindato. Al contrario: il tecnico spagnolo ha trasformato la trasferta americana in una sorta di campo estivo, con ritmi rilassati e ampi spazi per il tempo libero. Un modo per rigenerare corpo e mente dopo un'annata intensa.

La squadra ha esordito nella fase a gironi del nuovo torneo della FIFA con un netto 4-0 sull'Atletico Madrid, ma invece di aumentare la pressione, l'allenatore ha scelto di alleggerirla. Il programma quotidiano è semplice: colazione alle 8:30, allenamento a metà mattinata e poi giornata libera fino al giorno dopo. Nessun obbligo di rientro in hotel a Newport Beach, nessuna cena comune, purché ci si presenti puntuali al lavoro la mattina successiva.

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Lavoro, disciplina, ma anche relax. Questo è il diktat dell'allenatore spagnolo per questa prima fase del Mondiale per Club. E il giorno successivo alla vittoria sull'Atletico Madrid, è arrivato anche il primo giorno di riposo completo dall'inizio della trasferta.

I calciatori si muovono come turisti: c'è chi va a Disneyland, chi esplora Hollywood o Beverly Hills, chi si rilassa sulla spiaggia di Santa Monica. Alcuni scelgono lo shopping nei "mall", altri il minigolf. Nuno Mendes, Vitinha, Gonçalo Ramos, Lucas Beraldo e Zaïre-Emery si sono divisi tra centri commerciali e quartieri chic. Marquinhos e Kvaratskhelia ne hanno approfittato per trascorrere del tempo con le rispettive famiglie, trasferitesi negli Stati Uniti per l'occasione.

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L'approccio, deciso da Luis Enrique e condiviso con la dirigenza, nasce dalla consapevolezza che non si può rinchiudere una squadra campione d'Europa in albergo, soprattutto dopo una stagione iniziata già a luglio 2024. L'obiettivo è tenere alta la motivazione senza appesantire le gambe: una strategia pensata anche per sfruttare la scarsa pressione mediatica che il PSG vive negli USA, dove i giocatori sono quasi sconosciuti e possono vivere con maggiore libertà.

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Ma non sarà così per tutto il torneo: con l'avanzare del Mondiale per Club e l'aumento degli spostamenti logistici, la libertà d'azione sarà progressivamente ridotta. Intanto, però, il PSG si gode il sole californiano tra un allenamento e l'altro, trasformando questa permanenza forzata in America in una sorta di "villaggio vacanze".

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