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Perché l’israeliano Solomon non può giocare contro la Juventus in Champions, anche se disponibile

Il calciatore ha condiviso sui social un messaggio nel quale spiega che “per motivi religiosi” non può partecipare alla gara di Coppa. Nel calendario ebraico c’è una ricorrenza speciale.
A cura di Maurizio De Santis
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Manor Solomon del Villarreal non scende in campo contro la Juventus nella partita di Champions League. Non è squalificato né infortunato, né la sua assenza è legata a una scelta tecnica, a un provvedimento punitivo o di origine contrattuale. Non può giocare per motivi religiosi. Il calciatore israeliano lo ha comunicato pubblicando una storia su Instagram e ha spiegato che oggi ricorre la celebrazione dello Yom Kippur, il Giorno dell'Espiazione, una data solenne nel calendario ebraico. E gli obblighi del suo culto gli impediscono di essere a disposizione dell'allenatore, Marcelino. "Auguro il meglio alla squadra – è il messaggio scritto a corredo di una sua foto con la maglia del club iberico – ma questa sera non potrò prendere parte al match per una festività ebraica".

Cos'è, quanto dura lo Yom Kippur e perché Solomon non può giocare

Lo Yom Kippur inizia oggi al tramonto e si protrae fino a domani, giovedì sera. Dura 25 ore, durante le quali gli ebrei osservanti seguono un rigido protocollo di astensione dal bere, mangiare e svolgere qualsiasi attività, di lavoro o anche sportiva (compresi allenamenti e competizioni ufficiali). Ecco perché, data la coincidenza degli eventi (la gara di Coppa e l'avvento del rito) è impossibile per Solomon figurare nella lista dei convocati.

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Digiuno, preghiera e meditazione personale scandiscono questo giorno in cui il mondo ebraico si ferma per ripiegare su se stesso. Le regole sono molto rigide e la persona deve (metaforicamente) spogliarsi di tutti i propri orpelli per dedicare tutto se stesso alla contemplazione e alle orazioni. L'obiettivo è l'espiazione dei peccati, la riconciliazione, il perdono e il rinnovamento spirituale. Un rituale che non ammette esenzioni, nemmeno nel caso del calciatore del Villarreal che ha voluto rendere pubbliche le sue motivazioni. Nelle prossime 25 ore, a partire dal tramonto, la sua vita sarà pienamente dedicata alla devozione: il digiuno  è preceduto da pasti abbondanti alla vigilia e culmina con la preghiera serale del Kol Nidre e il suono dello shofar.

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La lunga lista delle assenze nel Villarreal per la gara di Champions

Solomon non sarebbe stato comunque titolare, secondo le scelte dell'allenatore, ma sicuramente sarebbe stato schierato a gara in corso considerato il buon rendimento che lo ha caratterizzato nelle ultime giornate. E che sia un giocatore di rilievo lo si è visto anche in occasione della gara di qualificazione tra Israele e Italia disputata a settembre scorso. La sua assenza si unisce a quelle di Gerard Moreno, Ayoze Pérez, Logan Costa, Willy Kambwala e Juan Foyth (tutti infortunati).

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