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Perché la Lega ha chiesto di giocare Milan-Como a Perth: colpa di Cortina-Milano, ma la Uefa non decide

Nessun lasciapassare da parte dell’Uefa per far disputare Milan-Como, gara di Serie A del prossimo 8 febbraio, in Australia a Perth. Il presidente di Lega, Ezio Simonelli ha ribadito le motivazioni di tale richiesta ma il massimo organismo del calcio europeo ha preso tempo: “Situazione delicata, dobbiamo sentire tutte le parti in causa…”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il presidente Lega Calcio Serie A, Ezio SImonelli, ha chiesto ufficialmente Milan–Como a Perth, in Australia
Il presidente Lega Calcio Serie A, Ezio SImonelli, ha chiesto ufficialmente Milan–Como a Perth, in Australia

Il prossimo 8 febbraio 2026 si potrebbe verificare un episodio unico in Serie A: una partita del massimo campionato italiano, Milan-Como, giocata al di là dei confini, addirittura dall'altra parte del mondo, in Australia a Perth. Una decisione che è al vaglio oramai da tempo e che sta trovando tutti concordi, in attesa di avere l'ufficializzazione finale da parte dei massimi organismi del calcio mondiale. Mentre, il presidente della Lega Calcio Serie A, Ezio Simonelli, si spertica nello spiegarne i motivi, l'UEFA fa spallucce e prende tempo: nella giornata di giovedì 11 settembre doveva arrivare la decisione del Comitato Esecutivo per dare il permesso, ma tutto è stato rimandato. "Situazione delicata" hanno fatto sapere da Tirana (dov'è riunito il Comitato), "bisogna sentire tutte le parti in causa".

Perché la Lega ha chiesto che Milan-Como si giochi in Australia, a Perth

Poco prima che l'UEFA (non) si pronunciasse sulla questione Milan-Como da giocare a Perth, il numero uno del campionato, il presidente Ezio Simonelli, aveva spiegato ancora una volta il motivo principale della strana richiesta per la gara in programma il prossimo 8 febbraio, tra Milan e Como, che si sarebbe dovuta giocare allo Stadio di San Siro. Peccato che la gara cade nel bel mezzo delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 che occuperanno in quei giorni lo stadio milanese che verrà chiuso ad altri eventi, compresa la Serie A.

Simonelli è fiducioso: "San Siro chiuso per le Olimpiadi, non è un nostro capriccio"

Da qui la proposta di giocare la gara all'estero: "A Milano San Siro è chiuso dal 24 gennaio al 14 febbraio, quindi sono 20 giorni in cui non si può giocare", ha sottolineato Simonelli. "Il calendario è intasato, quindi non abbiamo alternative vicine a Milano di stadi con la capienza di San Siro. È una necessità, non un capriccio… Abbiamo già ricevuto disponibilità dall'Australia, resto fiducioso".

L'Uefa prende tempo: "Situazione delicata, nessuna decisione ancora presa"

L'Uefa però ha dato buca alla lega Calcio Serie A perché ha deciso di non decidere. Sulla falsa riga di un pensiero già espresso nei giorni scorsi da Ceferin in persona: "Il Comitato ha discusso le richieste di Figc e Rfef [La federcalcio spagnola che ha fatto simile richiesta per un match in Liga, ndr] di approvare la disputa di una partita al di fuori del territorio Uefa. Si tratta di una questione importante e in crescita ma intende ascoltare il parere di tutte le parti prima di giungere a una decisione. Di conseguenza – conclude la nota – non è stata presa alcuna decisione, ma sarà avviata una serie di consultazioni con tutte le parti interessate del calcio europeo, compresi i tifosi".

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