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Perché la Curva Nord dei tifosi dell’Inter è vuota per la partita contro il Genoa

“Restiamo al baretto”, scrive la parte più calda dl tifo interista. Il riferimento è alle prescrizioni estremamente restrittive imposte ai supporter per censurare le intemperanze risalenti a un mese fa, in occasione della partita con la Juve.
A cura di Maurizio De Santis
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Il colpo d'occhio questa volta è desolante. La Curva Nord di San Siro, cuore pulsante della tifoseria nerazzurra, è vuota. Inter e Genoa vanno in campo ma l'accoglienza che ricevono all'ingresso è diversa dal solito, più fredda, meno spettacolare e spumeggiante come accaduto in altre occasioni per lo show di coreografie e di cori che hanno spesso contraddistinto i match di campionato (oltre ai derby) e di Coppa. Perché? Quali sono i motivi di questa sorta di sciopero?

Se, almeno inizialmente (dopo 30 minuti il tifo tornerà a farsi sentire), non c'è alcuna forma canora, rumorosa di supporto è in segno di protesta. La decisione fa seguito al provvedimento delle autorità di pubblica sicurezza che, dopo gli scontri verificatisi al termine di Inter-Juventus (giocata il 4 febbraio e scorso e vinta dalla squadra di Inzaghi 1-0), ha imposto un diktat severo: in quella porzione di settore verde sono vietati bandiere e impianti di amplificazione della voce fino al termine della stagione.

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Ecco perché attraverso un comunicato condiviso sui social il settore della Nord ha diffuso un messaggio nell'immediata vigilia della sfida contro il Grifone.

Adesso basta, la misura è colma: oggi niente tifo, la Curva Nord resta al baretto. Ci siamo assunti responsabilità che non avevamo e abbiamo atteso in modo composto un segnale di riapertura al nostro diritto al tifo dopo l'ennesima chiusura. Ora basta non accetteremo più questa assurda e cieca repressione figlia di un'inutile prova di forza di chi certi diritti dovrebbe garantirli.

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Il senso del comunicato è tutto nell'ultima frase che parla di "cieca repressione" e "inutile prova di forza" da parte delle autorità di pubblica sicurezza. Il riferimento è alle prescrizioni estremamente restrittive imposte ai supporter interisti per censurare le intemperanze risalenti a un mese fa. Il provvedimento è stato un segnale molto forte, scandito dall'impossibilità di introdurre all'interno dell'impianto tamburi o qualsiasi altro mezzo di amplificazione del suono e delle voci. Una sanzione rimasta tale mentre il tifo della Nord si aspettava un "segnale di riapertura" rispetto al "diritto al tifo" che la Curva ritiene. Era attesa un'attenuazione della sanzione da parte della Questura milanese, ma finora non c'è stata alcuna concessione.

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