Perché in Inter-Kairat l’arbitro ha annullato il rigore con il VAR per fallo su Bisseck

L'arbitro portoghese Luis Godinho gela l'Inter e Lautaro Martinez nella partita di Champions League: prima concede il calcio di rigore ai nerazzurri perché interpreta come un fallo su Bisseck l'intervento di Arad del Kairat poi, su intervento del VAR, lo rivede al monitor a bordo campo e cambia idea. La mimica è chiara: il penalty è annullato. L'argentino, che era già su dischetto e aveva la palla sotto il braccio per la battuta, spalanca gli occhi. In panchina Chivu allarga le braccia. San Siro rumoreggia. Cosa lo ha spinto a modificare la sua decisione? Secondo il direttore di gara il difensore dell'Inter che colpisce per primo il piede dell'avversario, che – secondo la successiva valutazione da parte del fischietto lusitano – non ha colpe sul contatto.
Perché l'arbitro ha annullato col VAR il rigore assegnato all'Inter
L'episodio contestato avviene nella parte centrale del primo tempo, con l'Inter che preme alla ricerca del gol del vantaggio. È Bisseck il protagonista dell'azione finita sotto i riflettori: il difensore entra in area, è all'altezza della linea di fondo quando viene contrato da un avversario che prova a chiudergli lo spazio. Entrambi finiscono a terra, l'arbitro non ha dubbi e indica subito il dischetto.

Lautaro Martinez prende la palla e si piazza all'altezza degli undici metri. I giocatori del Kairat protestano, il direttore di gara fa segno che c'è un check in corso in sala VAR da parte dei colleghi connazionali André Narciso e Tiago Martins. Passa qualche minuto poi l'arbitro, su indicazione della cabina di regia, si reca presso il monitor a bordo campo per vedere meglio le immagini dell'azione. La review è abbastanza breve: per lui è il difensore tedesco che va addosso all'avversario nel tentativo di cambiare direzione. In buona sostanza non c'è alcun contatto doloso da punire.
Bisseck andava ammonito per simulazione? No. Cosa ha valutato il direttore di gara
Bisseck andava ammonito per simulazione? No. Il direttore di gara non ha estratto il cartellino giallo perché non ha ritenuto in malafede l'atteggiamento del difensore nerazzurro. Ha semplicemente rivalutato l'entità e la dinamica del contatto. In precedenza c'era stata un'altra azione che aveva fatto scattare in piedi la panchina dell'Inter: Frattesi era incespicato nelle gambe di Arad (ancora lui) ma la caduta non era stata provocata da un intervento falloso da parte del difensore ospite.