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Perché Fofana non è stato espulso per il tocco di braccio in area contro la Roma: era già ammonito

La grande polemica di Milan-Roma è il mancato secondo giallo a Fofana per il tocco di mano che ha portato al rigore: cosa dice il regolamento in questa situazione.
A cura di Ada Cotugno
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Il Milan ha vinto nel big match contro la Roma che esce da San Siro con qualche rimpianto come il rigore sbagliato da Paulo Dybala a 10 minuti dalla fine e innescato da un tocco di braccio di Fofana in area di rigore, su una punizione battuta da Pellegrini. Il difensore si trovava nella barriera e saltando ha commesso un'infrazione chiarissima, segnalata correttamente dall'arbitro che era a poca distanza. Ma la polemica è nata attorno alla mancata ammonizione che avrebbe costretto i rossoneri a giocare il finale in inferiorità numerica, dato che il giocatore aveva già preso un cartellino giallo per l'azione precedente. Sarebbe stato il secondo, dunque un'espulsione, ma l'arbitro non lo ha sanzionato rispettando il regolamento.

La spiegazione del mancato secondo giallo a Fofana

Il pubblico di fede giallorossa si è infiammato e la polemica arbitrale del giorno riguarda proprio il difensore del Milan che ha causato il rigore poi sbagliato da Dybala. Sarebbe stata l'occasione del pareggio per la Roma ma l'argentino si è fatto ipnotizzare da Maignan e poi è uscito per infortunio dopo aver calciato il pallone. Il rigore è solare perché il tocco di braccio di Fofana, che stava saltando in barriera, è netto e inequivocabile, ma le discussioni nascono attorno al mancato secondo giallo.

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Il difensore era stato ammonito poco prima, proprio nell'occasione che ha poi scaturito la punizione calciata da Pellegrini che a sua volta ha portato al calcio di rigore. Una catena di eventi incredibile sulla quale ha provato a fare chiarezza Luca Marelli ai microfoni di DAZN. Sul rigore non c'è alcun dubbio perché il giocatore allarga il braccio aumentando il volume del corpo, ma tutti si lamentano del mancato secondo giallo che avrebbe portato all'espulsione.

L'ex arbitro dà la sua interpretazione del regolamento: "Fofana non è stato ammonito, una decisione corretta perché sui tocchi di mano non è prevista più l'ammonizione a meno che non ci sia la chiarezza di un'azione pericolosa. Non si può sapere perché c'era la barriera e dietro c'era anche Maignan. Quindi non si poteva conoscere esattamente la direzione del pallone in quella circostanza". Dunque sui tocchi di mano non è prevista l'ammonizione a meno che non sia occasione da gol certa, ma il calcio di punizione può avere una traiettoria impossibile da prevedere e dunque non rientra in questa casistica.

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