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Perché all’Italia conviene tifare per le rivali storiche nelle qualificazioni ai Mondiali 2026

L’Italia rincorre la Norvegia. La qualificazione diretta per i Mondiali non è impossibile, ma il percorso è complicato. Per questo considerato il rischio di disputare ancora i playoff, l’Italia deve sperare che tutte le nazionali più forti passino senza playoff.
A cura di Alessio Morra
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L'esordio di Gennaro Gattuso come CT dell'Italia è sempre più vicino. Venerdì 5 settembre a Bergamo la Nazionale scende in campo contro l'Estonia. Gattuso è motivatissimo, ovviamente, e ha un compito supremo: deve riportare l'Italia ai Mondiali. La qualificazione diretta non è un'utopia, ma certamente non è impossibile. Bisogna però vincere sempre e farlo anche segnando parecchio, con la speranza che la Norvegia di Haaland commetta almeno un passo falso. In caso contrario c'è una sola alternativa: i playoff, che sono stati fatali due volte. Per questo motivo l'Italia deve guardare con grande attenzione pure agli altri undici gironi e deve ‘fare il tifo' per le big del calcio europeo, perché trovarsi la Francia o la Spagna ai playoff potrebbe togliere qualunque sogno di gloria.

Il format delle Qualificazioni ai Mondiali 2026

I Mondiali 2026 si disputeranno in Canada, Messico e Stati Uniti e saranno i primi con 48 squadre. Le Qualificazioni Uefa, quella relative all'Europa, hanno un format semplice. Le squadre sono state suddivise in 12 gironi. Le vincenti passano direttamente al Mondiale, le seconde faranno i playoff, con quattro squadre provenienti dal Ranking della Nations League, e tutte assieme queste sedici nazionali proveranno a conquistare i quattro posti residui.

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L'Italia a caccia del difficile sorpasso sulla Norvegia

L'Italia riparte con 3 punti (una vittoria e una sconfitta) contro i 12 della Norvegia (che ha fatto quattro su quattro) che ha pure una super differenza reti. L'Italia può agganciare la Norvegia vincendo sempre, compreso il confronto diretto di novembre a Roma. In caso di parità di punti servirebbe una migliore differenza reti per passare. Se playoff saranno bisognerà capire anche chi li giocherà e a scatola chiusa Gattuso, i suoi calciatori e coloro che vogliono bene alla Nazionale devono sperare che le principali nazionali europee passino tranquillamente il rispettivo raggruppamento.

Ora iniziano i gironi di Spagna, Portogallo, Francia e Germania

Ora è assai probabile che sia così, ma basta un granello di sabbia in un ingranaggio complicato per complicare potenzialmente il cammino degli Azzurri. In questo mese di settembre iniziano i gironi di Francia (che sfida Ucraina e Islanda), Spagna (che ha Turchia e Georgia), Germania (che ha la Slovacchia come rivale principale) e Portogallo (l'Ungheria è la rivale maggiore).

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Inghilterra, Olanda e Belgio giocano già partite decisive

Mentre sono già iniziati lo scorso marzo quelli dell'Inghilterra (che ha la temibile Serbia), l'Olanda (che è partita a razzo, e prova ad allungare sulla Polonia) e del Belgio, che ha traballato. Chiaramente le insidie per i playoff non mancherebbero in ogni caso. C'è un girone con Svezia e Svizzera, che gli ha eliminato agli Europei, un altro con Danimarca, Scozia e Grecia, che potrebbero produrre comunque avversarie di tutto rispetto. Ma in ogni caso serve sperare che le nazionali teoricamente più forti salgano subito a bordo per poter evitare rogne enormi in caso di eventuali playoff.

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