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Pelè non ha mai giocato in Italia per colpa di una rivolta: aveva firmato, stracciarono il contratto

Milan, Inter e Juventus: o Rey avrebbe potuto giocare in Serie A in una di questa squadre. Una fu davvero vicino a ingaggiarlo ma, nonostante i contratti firmati, saltò tutto.
A cura di Maurizio De Santis
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L'Inter di Angelo Moratti è stata la squadra italiana più vicina a portare Pelé in Serie A.
L'Inter di Angelo Moratti è stata la squadra italiana più vicina a portare Pelé in Serie A.

Milan, Inter e Juventus. Pelé avrebbe potuto giocare in una di queste grandi squadre del calcio italiano, calcare i campi della Serie A. Nel giorno della sua morte rivedono la luce retroscena raccontati dalla stessa stella brasiliana nel corso degli anni e altri confermati dall'ex presidente nerazzurro, Massimo Moratti.

Fu il club di papà Angelo ad arrivare a un passo dall'ingaggiare la Perla Nera. Era tutto fatto ma dovette rinunciarvi perché a quei tempi una sommossa del popolo dei tifosi, spinti dall'attaccamento viscerale all'uomo, al campione, al figlio della loro terra fermò tutto nonostante i contratti fossero stati già firmati.

L'allora numero uno del Santos raccontò che non ebbe scelta dinanzi alle pressioni della folla, alle minacce, al rischio di una rivolta all'insegna del "dovete passare prima sui nostri corpi". Moratti se n'era innamorato dopo la Coppa del Mondo in Svezia: quel ragazzino, nemmeno maggiorenne, era riuscito a stupire la platea internazionale e a trascinare il Brasile alla vittoria contro gli scandinavi, spazzando via con il proprio talento (anche) la ruvidezza degli avversari: finì 5-2 con doppiette di Vavà e Pelè, sigillo di Zagallo.

Una rivolta di popolo fermò il trasferimento della Perla Nera all'Inter.
Una rivolta di popolo fermò il trasferimento della Perla Nera all'Inter.

"Ricordo perfettamente che avevamo preso Pelé per la stagione 1958-1959 – disse Massimo Moratti alla Gazzetta -. Papà scattò subito e se lo assicurò, anticipando altre società interessate. Contratto regolare, firmato e solo da depositare".

Poi, però, accadde l'inverosimile. Bastò un sussurro che in poco tempo si trasformò in passaparola tambureggiante. Non lo avrebbero mai lasciato andare. "Non era più un affare calcistico ma un caso di coscienza e così papà stracciò quel contratto. A malincuore acconsentì alla richiesta del presidente del Santos che era molto preoccupato per la sua incolumità…".

L'Inter ma anche il Milan provò ad acquistare Pelé, in quel caso la vicenda prese una piega differente. Ne parlò lo stesso O Rey in un intervento alla ‘Rosea': "Avrei potuto venire a giocare anche nel Milan", disse. Ai Mondiali del '62 Amarildo si piazzò al centro della scena approfittando di un infortunio della Perla Nera e allora il ‘diavolo' cambiò idea e scelse il compagno della Seleçao.

È stato lo stesso O Rey a raccontare che anche il Milan e la Juventus hanno provato a ingaggiarlo.
È stato lo stesso O Rey a raccontare che anche il Milan e la Juventus hanno provato a ingaggiarlo.

Sliding doors, quel che poteva essere e non è stato perché la sorte così ha voluto. Ci provò anche la Juventus a portare Pelé in Italia. Un post dell'ex campione che risale al trasferimento di Cristiano Ronaldo in bianconero svelò quello che pochi sapevano.

"In bocca al lupo, Cristiano, per la tua prima partita con la Juve – scrisse -. Se le cose fossero andate diversamente, forse avrei giocato anche per la Vecchia Signora. Una sera del 1961, durante una cena, il proprietario della Fiat offrì al presidente della @SantosFC un milione di dollari per ingaggiarmi! Però ho giocato solo con queste strisce".

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