52 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Pavard svela demoni e paure, il calcio oltre il campo: “Guadagnare bene non significa essere felici”

Benjamin Pavard, in un’intervista al quotidiano francese L’Equipe, ha parlato dell’altra faccia dello sport che solitamente viene nascosta: tra paure e momenti di depressione.
A cura di Vito Lamorte
52 CONDIVISIONI
Immagine

Da fuori il calcio d'élite viene visto solo come denaro, felicità, grandi eventi e il pubblico che ti osanna. Non è tutto oro quel che luccica. Pressioni e difficoltà sono sempre dietro l'angolo e a squarciare in velo su questo mondo patinato è Benjamin Pavard. Il giocatore del Bayern Monaco e della nazionale francese, in un'intervista al noto quotidiano francese L'Equipe ha mostrato l'altra faccia dello sport che di solito viene nascosta: ovvero la depressione e le paure.

Il calciatore francese riconosce che aver vissuto l'inizio della pandemia di Covid-19 da solo a Monaco per lui è stata molto dura: "Sono arrivato qui e abbiamo vinto tutto. Non potevo sognare un esordio migliore. Poi è arrivato il Covid ed è stato un periodo difficile. A livello personale non è stato facile stare da soli in un paese che non è il mio. Lontano dal mio famiglia e i miei amici”.

Pavard ha anche affermato che questi brutti momenti sono serviti a renderlo più forte: "Qualcosa non andava nella mia vita, ma mi ha fatto crescere. Sono andato avanti e sono migliorato. Pochi sanno cosa ho passato ma guadagnare bene non significa sempre essere felici" .

Immagine

Il calciatore francese sa che essere un calciatori ad altissimi livelli ti espone ad una critica feroce sotto tutti i punti di vista e di questo Pavard ha sofferto molto, perché si può provare a far finta che non esistano ma è difficile non pensarci: "Ci sono. Una gara con soli momenti positivi sarebbe grandiosa, ma non esiste. Siamo esseri umani. Per migliorare ascolto le persone vicine e gli allenatori, non i giornalisti o affini. Mi sono calmato e ho pensato molto".

Si tratta di un tema che sta prendendo sempre più spazio tra gli sportivi di alto livello e dopo le confessioni di Naomi Osaka, Simone Biles, Venus Williams, Michael Phelps e altri atleti si posa più l'accento sull’importanza di parlare delle difficoltà psicologiche che si vivono in determinati periodi o lungo il corso della vita anche da parte di persone esposte a pressioni molto forti per il loro lavoro.

52 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views