Parte l’inno della Champions League durante l’incoronazione di Carlo III: emozioni a Westminster
Oggi ha avuto luogo nell'Abbazia di Westminster a Londra l'attesissima incoronazione di Re Carlo III d'Inghilterra, sovrano del Regno Unito e degli altri quattordici reami del Commonwealth. Un momento che il primogenito di Elisabetta II aspettava da una vita e che ha condiviso col suo grande amore Camilla, a sua volta ascesa al rango di regina consorte.
La solenne cerimonia, che Oltremanica mancava da 71 anni ed è stata vista da miliardi di persone in tutto il mondo, ha vissuto un passaggio particolare che ha colto di sorpresa più di uno spettatore. In molti infatti sono rimasti straniti quando improvvisamente si sono alzate a Westminster le note dell'inno della Champions League, che da anni viene suonato negli stadi dei top club europei e che gli appassionati conoscono benissimo.
Un momento molto emozionante, che ha un motivo ben preciso: la melodia in questione – Zadok the Priest, che appunto costituisce la base strumentale dell'inno della Champions League – è un inno d'incoronazione composto da Georg Friedrich Händel tre secoli fa. Dal 1727, quando per la prima volta venne suonato per l'ascesa al trono di Re Giorgio II, viene eseguito ad ogni incoronazione e non ha fatto eccezione per Carlo III.
Re Carlo peraltro è anche un tifoso di calcio e quest'anno ha avuto grosse soddisfazioni da questo punto di vista, dato che la squadra per cui tifa, il Burnley, si è già assicurata la promozione in Premier League per la prossima stagione. Un grande risultato per il tecnico Vincent Kompany, al suo primo anno sulla panchina dei Clarets: la squadra sarà a sua volta incoronata lunedì prossimo col trofeo che viene consegnato a chi vince la Championship, ovvero la seconda divisione inglese. E chissà che in futuro Re Carlo non possa riascoltare l'inno della Champions League da tifoso del Burnley…
