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Paratici e Conte finiscono sotto accusa al Tottenham: colpa di Gollini

L’errore commesso da Gollini nella partita di Carabao Cup ha alimentato polemiche nei confronti di Conte, che lo ha schierato al posto di Lloris, e più ancora nei confronti del dirigente, Paratici, che ha mediato per l’arrivo in prestito del portiere.
A cura di Maurizio De Santis
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L'uscita sbagliata di Gollini che ha favorito l'intervento di Rudiger e la rete del vantaggio del Chelsea
L'uscita sbagliata di Gollini che ha favorito l'intervento di Rudiger e la rete del vantaggio del Chelsea

Diciotto minuti per cullare un'illusione, altri settanta per imprecare e rimuginare sulle scelte future. L'uscita sbagliata di Pierluigi Gollini manda a carte e quarantotto ogni possibile sforzo del Tottenham di ribaltare il 2-0 subito all'andata a Stamford Bridge, spianando la strada verso la finale di Carabao Cup (la Coppa di Lega inglese) al Chelsea di Thomas Tuchel. Tutto nasce da un calcio d'angolo e da una valutazione errata dell'estremo difensore: e stato come spegnere la luce, ricevere un cazzotto che ti stordisce, trovarsi a terra e non avere la forza di rialzarsi.

Agli Spurs è successo più o meno questo: incassata la rete di Rudiger, agevolato dall'intervento fuori tempo del numero uno italiano, non sono mai più riusciti ad abbozzare una reazione tale che potesse almeno spaventare i Blues e salvare l'orgoglio. È finita 0-1, con una sconfitta che porta con sé sui titoli di coda il malcontento di Antonio Conte (anche nella conferenza stampa di vigilia aveva ribadito la necessità di mettere mano alla rosa con rinforzi) e le polemiche per l'utilizzo dell'ex portiere dell'Atalanta.

Perché ha giocato lui e non Hugo Lloris? Il tecnico leccese aveva spiegato la scelta parlando di turnover necessario – considerati gli impegni in calendario – e citando come esempio altre occasioni (tra cui l'Europa Conference League) che lo avevano visto in campo. La difesa dell'allenatore è d'ufficio, a mo' di argine contro le critiche che hanno investito l'ex Atalanta. Conte non cerca attenuanti ma sposta (di nuovo) il focus su una situazione generale: "Ci sono cose molto più importanti del raffronto tra Lloris e Gollini".

L'ex portiere dell'Atalanta è a Londra con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni.
L'ex portiere dell'Atalanta è a Londra con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni.

Il tema è sempre il mercato ma se al manager può in parte bastare per respingere le obiezioni sulla formazione (aveva preservato anche altri titolari), differente è la posizione di Fabio Paratici. Secondo i tabloid, l'ex direttore sportivo della Juventus è sul banco degli imputati per la campagna acquisti e, nello specifico, per aver trattato l'arrivo al Tottenham di Gollini. Se occorreva una valida alternativa al numero uno francese (in scadenza di contratto a giugno, si attende che rinnovi per altri 2 anni), se proprio serviva puntare su un altro portiere in chiave futura (il francese ha 35 anni) allora prendere l'ex nerazzurro s'è rivelato operazione improvvida.

Gollini è stato ingaggiato dagli Spurs con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni di euro. A una determinata condizione, però, l'opzione diventa obbligo: al raggiungimento di un certo numero di presenze (20 stagionali, tra campionato e coppe, e per adesso è fermo a quota 10) il club inglese deve perfezionare il trasferimento del calciatore. E alla luce di quanto accaduto con il Chelsea, oltre ad altre perplessità emerse nel recente passato in occasione di altri incontri in Europa

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