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Osimhen racconta la vera storia della foto con Ronaldo: “Viene Buffon e mi fa: siediti qui con me”

L’attaccante nigeriano ha raccontato cosa accadde quattro anni fa, dopo la partita vinta dal Napoli sulla Juve in piena era Covid. “CR7 arrivò dopo 90 minuti, s’era allenato anche dopo la partita”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Chris, vorrei fare una foto con te". Chris è Cristiano Ronaldo. A chiamarlo così è Victor Osimhen che inizia il racconto sullo scatto che quattro anni fa chiese e ottenne assieme a CR7 allora alla Juventus. Sulla panchina del Napoli c'era Gennaro Gattuso (oggi ct della Nazionale italiana), Lorenzo Insigne realizzò su rigore il gol della vittoria (1-0), l'attaccante nigeriano era alla prima stagione in maglia azzurra e faceva discutere più per i suoi guai fuori dal campo (infortuni e contagio da Covid) che per le prodezze sul rettangolo verde. "Dicevo sempre ai miei amici che il giorno in cui avrei giocato, magari contro o con Ronaldo, Messi o Neymar, mi sarei fatto una foto con loro anche se avessimo perso".

Osimhen accolto da Buffon: "Victor, vieni. Siedi accanto a me, CR7 si sta allenando"

Detto, fatto. Victor, che nella scorsa stagione ha giocato in prestito al Galatasaray ed è oggi al centro del tormentone di mercato sulla cessione (per ora ha detto no a una ricca offerta dell'Al Hilal), colse l'occasione alla fine dell'incontro di campionato coi bianconeri giocato a porte chiuse a causa della pandemia da Coronavirus. L'episodio si è svolto nella pancia dello stadio ‘Maradona': CR7 stava rientrando nello spogliatoio, per Osimhen non poteva esserci momento migliore per esaudire il desiderio. "Mi rispose: sì vieni nello spogliatoio", ha svelato nel podcast con ‘IlTaconazo'.

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Ma aspettò un bel po' perché, nonostante il match disputato il cinque volte Pallone d'Oro s'era trattenuto in campo per svolgere esercizi specifici. "Buffon mi vide, si avvicinò e mi abbracciò. È una persona fantastica. Mi disse: Cristiano si sta allenando, vieni a sederti con me. Così mi sono messo accanto a lui e abbiamo parlato".

Ronaldo al rientro nello spogliatoio dopo 90 minuti

Passava il tempo ma CR7 non arrivava ancora. Mezzora, un'ora… fino a quando Osimhen non lo ha visto finalmente da vicino. "Erano passati quasi 30 minuti, non era ancora uscito. Stavo aspettando, ma era una partita in casa, quindi sarei potuto restare lì anche 5 ore. Ronaldo arrivò dopo 90 minuti e quando lo vidi pensai: guarda che fisico che ha, guarda le vene… ho pensato avesse 25 anni".

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Il selfie con CR7: "Gli ho stretto la mano e gli ho detto: Grazie mille, re"

Fin qui la parte sulla meraviglia provata nel trovarsi di fronte a uno dei calciatori più forti al mondo, all'idolo che aveva potuto solo da lontano e che ora aveva a un palmo da sé. "Chiese a uno dei massaggiatori scattare la foto e poi mi disse: va bene così? Gli chiesi se fosse possibile farne anche un'altra. Mi sono fatto un selfie con lui e l'ho ringraziato anche per i complimenti che mi fece: Ottima partita, continua così… furono le sue parole. Gli ho stretto la mano e gli ho detto: Grazie mille, re".

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