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Oliver Kragl: “Lascio il calcio se negano la promozione in A al Benevento”

Il Benevento ha “stracciato” il campionato di Serie B: dopo 28 giornate detiene il primato assoluto con 69 punti, +20 sul Crotone e +22 sul Frosinone. Il torneo fermo per l’emergenza Coronavirus alimenta preoccupazione ma dal centrocampista fino al presidente Vigorito e a Pippo Inzaghi la protesta è comune: “Nessuno potrà toglierci quanto fatto”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Annullare il campionato sarebbe uno scandalo". E poi ancora."Lascio il calcio se negano al Benevento la promozione in Serie A". Oliver Kragl non usa giri di parole per esprimere rabbia rispetto all'ipotesi beffa che il torneo di Serie B venga sospeso definitivamente e gli sforzi dei sanniti vanificati. Gli "stregoni" erano a un passo dal ritorno in Serie A in virtù del primato assoluto conquistato dopo 28 giornate di campionato… fino a quando la situazione di emergenza nazionale per il Coronavirus non ha portato allo stop imposto dal Governo a tutte le attività agonistiche.

I giallorossi campani sono al comando del torneo con 69 punti (frutto di 21 vittorie, 6 pareggi, 1 sconfitta, 54 gol fatti e 15 subiti), a +20 sul Crotone (secondo) e +22 sul Frosinone (terzo). Numeri da corazzata che testimoniamo il dominio assoluto in categoria ma oggi alla soddisfazione per lo score si aggiunge adesso la paura di perdere la promozione dopo averla ipotecata e sudata sul campo.

Con questa squadra abbiamo scritto la storia e fatto qualcosa di devastante – ha ammesso Kragl, nel corso di una diretta su Instagram -. Nessuno potrà toglierci quanto fatto, anche se abbiamo ancora altre partite da vincere. Negarci la Serie A sarebbe follia… se succedesse, potrei lasciare il calcio.

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Le parole del calciatore fanno seguito alle dichiarazioni sia del presidente, Oreste Vigorito, sia del tecnico, Pippo Inzaghi. Entrambi, sia pure con accenti differenti, hanno ribadito con forza la necessità di continuare il campionato e portarlo a termine – giocando anche in estate – così da legittimare la promozione in Serie A della squadra. Qualsiasi altra ipotesi – compresa la possibilità di disputare i playoff in caso di sospensione definitiva – nemmeno è presa in considerazione. Anzi, il massimo dirigente s'è detto pronto a forme di protesta clamorose.

Non è normale dopo 28 partite annullare i sacrifici economici, finanziari di una tifoseria, di una società, di una città – ha ammesso poche settimane a Radio Punto Nuovo il patron dei sanniti -. Nell'ipotesi in cui dovessero negare al Benevento di salire in A, sono anche pronto a lasciare.

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