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“Non sono Superman, ascolterò il mio fisico”: Ibrahimovic frena e la Juventus si allontana

Dopo il problema al tendine d’Achille, Ibrahimovic predica pazienza: ha saltato la trasferta di Anfield contro il Liverpool, rischia di non esserci per il big-match di campionato contro la Juventus: “Non voglio rischiare, ascolterò cosa mi dice il fisico. La Champions? É adrenalina pura: quando ho chiesto chi ci avesse già giocato hanno alzato la mano in 3-4, sembrava uno scherzo”
A cura di Alessio Pediglieri
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Zlatan Ibrahimovic tira il freno a mano. L'attaccante svedese che dopo il debutto contro la Lazio ha subito l'ennesimo contrattempo fisico ha deciso di prendersi tutto il tempo necessario per recuperare al meglio. Non è stato convocato in Champions League per la trasferta di Liverpool e, probabilmente, non ci sarà nemmeno nel big match contro la Juventus. La voglia e l'ambizione sono intatte, ma anche il gigante rossonero deve fare i conti con l'età: "Non voglio rischiare".

In occasione di una campagna in cui è principale testimonial, Ibrahimovic si è soffermato sul proprio momento personale, oltre che sull'andamento della squadra reduce dalla sconfitta di Anfield in Champions League. Alle porte c'è una super sfida, contro la Juventus per la 4^ di campionato, che chiamerebbe all'appello anche lo svedese che però è pronto a farsi da parte, a ‘sacrificare' la partita contro i bianconeri, per un ‘bene' più grande: quello del Milan

Va tutto bene, ma ho un problema al tendine. Con la Juventus vedremo se ci sarò, preferisco non rischiare: non sono Superman, questa volta voglio ascoltare cosa mi dirà il fisico. Non ho intenzione di giocare una partita per poi saltarne molte altre, come è accaduto la scorsa stagione. Ho l'intenzione di mantenere il fisico al massimo per tutto il campionato, in modo tale da esserci sempre per il Milan

Dunque, il capobranco, questa volta potrebbe mettersi anche da un lato, per il bene comune: "Testa e fisico sono fondamentali e devono camminare insieme. Purtroppo il fisico non sempre mi segue come vorrei. La testa, invece, c'è". Contro la Juventus di Allegri servirà la squadra migliore, i giocatori più in forma su cui Pioli dovrà plasmare gioco e tattica per strappare un ulteriore gap ai bianconeri già lontani in classifica a 8 punti. Un primo importantissimo ‘match point' sperando che le scorie della Champions non incidano più di tanto.

Proprio sulla Champions, Ibra ha fatto l'analisi della sconfitta di Anfield dove la squadra ha comunque giocato più che bene: "Sono felice per i miei compagni. Quando ho chiesto chi aveva già giocato in Champions, hanno alzato la mano in tre o quattro. Sembrava uno scherzo. É fondamentale confrontarsi con i migliori, capire i ritmi, le pressioni, l'adrenalina che questa competizione sola ti sa dare. Dopo Liverpool hanno capito cosa serve per poterci giocare con qualità".

Chi non ha mai giocato in Champions, non sa cosa è mancato nella sua carriera. Anche solo fare la rifinitura con quel pallone ti dà un’altra energia. Io aspetto di giocare in Champions a San Siro con lo stadio pieno: sarà vera adrenalina

Intanto, dovrà scendere in campo il Milan senza di lui. Non un problema, visto che lo stesso Ibra è convinto che la squadra abbia recepito il suo insegnamento soprattutto dal punto di vista mentale, nell'approccio vincente alle gare: "Credo di aver trasmetto la mentalità giusta. Tutti hanno voglia e fame, tutti lavorano per dare il meglio. Ora devono imparare a restare al top perché al top ci siamo arrivati". 

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