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Le ultime news sull'arresto di Dani Alves

Non c’è più pace per Dani Alves, l’accusa fa appello per inasprire la pena: 4 anni e mezzo sono pochi

Per Dani Alves la pena si potrebbe ulteriormente aggravare dopo la sentenza del Tribunale di Barcellona che lo ha condannato per stupro a 4,5 anni di carcere. L’accusa, infatti, non si riterrebbe soddisfatta e vorrebbe il massimo della pena e così si è rivolta in appello chiedendo nove anni.
A cura di Alessio Pediglieri
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La condanna a quattro anni e mezzo di carcere inflitta a Dani Alves, accusato di aver violentato una giovane ragazza nei bagni di un locale notturno nella notte di capodanno del 2023, non è ritenuta congrua. È la decisione che l'accusa ha preso a pochi giorni dalla sentenza arrivata dal tribunale di Barcellona che ha seguito il processo dell'ex stella brasiliana. E così è scattata la decisione di volere andare in appello, per poter aumentare la pena alzandola fino agli iniziali nove anni di reclusione che si erano chiesti.

Per Dani Alves non c'è stato modo di convincere i giudici con la propria linea difensiva, ovverosia che quella notte drammatica consumatasi nei locali di un locale notturno catalano, non ci fosse stata alcuna violenza ma semplicemente un "rapporto consensuale" tra lui e la giovane donna che di lì a poco lo denunciò, aprendogli un baratro ancora oggi senza fondo. Dal gennaio 2023 l'ex stella brasiliana è stata reclusa in via preventiva, negandogli a ripetizione anche gli arresti domiciliari per pericolo di fuga, fino al processo e alla sentenza in primo grado: condanna a quattro anni e mezzo di carcere, con l'accusa di violenza carnale. Un reato commesso in stato di ubriachezza manifesta e per questo, non essendo al cento per cento in grado di intendere e volere, con una sentenza di colpevolezza dura anche se non esemplare.

Dani Alves in tribunale durante il processo dello scorso febbraio
Dani Alves in tribunale durante il processo dello scorso febbraio

Come voleva invece l'accusa, che da subito ha sempre spinto per il massimo della pena, cioè nove anni di reclusione. E così, di fronte alla decisione del tribunale catalano, i legali della giovane donna che denunciò Alves non si sono ritenuti soddisfatti: adesso la ragazza farà appello contro la condanna per ottenere una pena ancor più pesante dei quattro anni e mezzo di carcere a cui è stato condannato il brasiliano per stupro.

Nel processo andato in scena a fine febbraio per l'ex calciatore non c'è stato scampo, pur presentandosi in tribunale in visibile stato psicofisico precario e provato dai mesi di reclusione. Il tribunale di Barcellona non ha avuto dubbi sulla sua colpevolezza condannandolo oltre ad obbligarlo al pagamento di 150.000 euro come risarcimento alla giovane, cui si sono aggiunti altri cinque anni di libertà vigilata e una istanza restrittiva di nove anni nei confronti della denunciante.

La madre di Dani Alves fuori dal tribunale di Barcellona il giorno del processo
La madre di Dani Alves fuori dal tribunale di Barcellona il giorno del processo

Tuttavia, adesso per Dani Alves a incubo si aggiunge incubo, perché potrebbe essere richiamato in tribunale e vedersi praticamente raddoppiare la pena, fino al massimo previsto, ovvero 10 anni (di cui uno oramai già trascorso dietro alle sbarre). Lo deciderà il secondo grado di giudizio, cui si è rivolta l'accusa che non ha accettato l'attenuante per cui Alves aveva commesso gli abusi sotto gli effetti dell'alcool e quindi non in totale capacità di intendere e volere. Inizialmente, oltretutto, la linea difensiva di Dani Alves era stata quella di negare qualsiasi accusa di violenza, per poi sviare sulla consensualità di un rapporto che il tribunale ha però considerato assolutamente frutto di un abuso.

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