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Napoli, quanti gol farà Lozano nella prima stagione di A?

Dopo l’avvio al top contro la Juventus, il messicano sta faticando a trovare continuità di impiego e soprattutto di rendimento. La bocciatura però è prematura: il talento di Lozano è fuori discussione, ma Ancelotti dovrà intuire in fretta la migliore posizione in campo per far fruttare il più importante investimento dell’era De Laurentiis.
A cura di Mirko Cafaro
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Hirving Lozano preoccupa il Napoli e i suoi tifosi. In pochi lo ammetteranno – anche per non creare troppa pressione sul ragazzo – ma dopo l'inizio al top con immediato gol alla Juventus, le attese sugli esiti del suo inserimento tra le file partenopee e in serie A erano ben altre. E invece, complici anche alcune difficoltà della squadra di Ancelotti (non a caso attardata di alcune lunghezze rispetto alle battistrada Juventus e Inter), l'acquisto più costoso dell'era De Laurentiis non è riuscito ancora a trovare continuità di impiego e tanto meno di rendimento.

Sufficiente ripercorrere queste prime giornate per averne contezza. Dopo i 45′ con gol alla Juventus, Ancelotti lo ha tenuto in campo per 65′ con la Sampdoria e poi di seguito per uno spezzone (17′) con il Lecce, prima di un nuovo impiego da titolare con Cagliari (66′) e Torino (61′), inframezzato dalla panchina con il Brescia. In totale 253′ giocati per 5 presenze in campionato, 1 gol, 1 ammonizione, una media del 5,8 e una fantamedia del 6,3; quest'ultime condizionate dal rendimento a picco delle ultime giornate. Un rendimento che possiamo osservare nel dettaglio passando in rassegna i suoi voti: 7 con la Juventus, 6 con Sampdoria e Lecce, 5 con Cagliari e Torino.

A questo punto anche l'allerta dei fantallenatori è palese. Top o flop? Sono in molti a chiederselo, ma che un classe '95 potesse incontrare alcune difficoltà di ambientamento era anche da mettere in conto. A maggior ragione in una condizione mutevole come quella di Napoli, in cui il turn over di Ancelotti e i suoi frequenti cambi tattici finiscono in alcuni casi per togliere certezze ai giocatori. Non a caso lo stesso messicano, ex Psv Eindhoven e Pachuca in patria, in quest'avvio è stato impiegato indifferentemente da prima punta e ala destra. Dove può rendere meglio? Un suo ex dirigente del Pachuca non ha dubbi: "Sulle fasce, ma specialmente a sinistra dove può accentrarsi e calciare", ha detto di recente Andrés Fassi.

Che sia solo una questione tattica? No, al contrario. Probabilmente le difficoltà e il rendimento in calo sono figli di tante concause, ma il talento è tutt'altro che in discussione. Al punto che ci sentiamo di suggerire a fantallenatori e tifosi di non disperare. Ancelotti ha puntato forte sul ragazzo, lo ha richiesto a gran voce inducendo De Laurentiis a un investimento importante. Siamo per questo sicuri che saprà far fruttare l'investimento inserendo il messicano nel contesto migliore. Su quanti gol potrà realizzare il dibattito è aperto. Molto dipenderà dalla posizione in campo. Se il tecnico lo impiegherà da esterno puro, è facile che possa esibirsi più nelle vesti di assistman, viceversa da trequartista avanzato ha la possibilità di centrare il bersaglio con più frequenza. Quanto? Tra i 5 e i 7 gol senza difficoltà.

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