Napoli, Lozano resta o va via? Giuntoli: “Nel 4-2-3-1 può esprimersi meglio, siamo contenti”
Un anno fa Hirving Lozano raggiungeva il ritiro del Napoli. "El Chucky" scalzò Gonzalo Higuain in cima alla classifica dei calciatori più pagati dell'era De Laurentiis: arrivò sorridente, accolto da Carlo Ancelotti. Il battesimo del fuoco fu a Torino contro la Juventus, lui ruppe il ghiaccio segnando una delle reti che permisero agli azzurri di rimontare dal 3-0 al 3-3 e fu uno dei pochissimi acuti di una stagione che lo vide scivolare progressivamente dietro le quinte.
Resta oppure va via? Le voci su Cengiz Ünder e Jeremie Boga lo mettono, di fatto, in lista di sbarco? A giudicare dall'impegno, che l'attaccante messicano ha profuso per "convincere" Gattuso che merita spazio e fiducia maggiori, sembra sia destinato a vestire ancora la maglia dei partenopei. Un buon finale di campionato, un avvio in ritiro scandito anche da alcune prodezze in allenamento. Ora et labora col "ringhio" sul collo (la sfuriata a Castel Volturno fu il punto più basso della sua esperienza) e la volontà di riscattarsi dopo un'annata in chiaroscuro (34 partite, 5 gol e 2 assist) lo hanno accompagnato in questo scorcio di pre-campionato.
Ha proseguito nella sua crescita avuta con Gattuso – le parole del direttore sportivo, Cristiano Giuntoli, nel corso della conferenza di chiusura del ritiro a Castel di Sangro -. Nel 4-2-3-1 può esprimersi ancora meglio, siamo contenti, speriamo continui così.
Frasi che forniscono anche un piccolo indizio di mercato rispetto alle (possibili) scelte future del tecnico e alla nuova identità che avrà la squadra. Le caratteristiche dei calciatori – compresi quelli in arrivo dal mercato – potrebbero permettergli di disegnare un Napoli differente rispetto al recente passato.
La volontà del mister è di avere un altro modulo per essere imprevedibile, la differenza è che 4-3-3 è più di palleggio, nel 4-2-3-1 più verticalità e verranno usati in base alla situazione.
