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Moviola Lazio-Fiorentina 2-1: rigore su Caicedo, restano molti dubbi anche col replay

L’arbitro Fabbri ha dovuto usare spesso il pugno di ferro per mantenere salda la partita dell’Olimpico tra Lazio e Fiorentina (2-1): sette ammoniti due espulsi, un rigore concesso e almeno altri due pretesi. Una conduzione non impeccabile, con il penalty alla lazio che è apparso ‘generoso’ e ha acceso proteste in campo e nel post gara.
A cura di Alessio Pediglieri
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Gara complicata per Fabbri all'Olimpico dove Lazio e Fiorentina  si sono dati battaglia fino al 90′ e oltre. Un rigore, qualche protesta accesa e due espulsi per il direttore di gara che ha messo a taccuino anche sette ammoniti di cui cinque solamente nel primo tempo. Diversi gli episodi discussi anche in campo con relative polemiche e il VAR è dovuto intervenire per dare un aiuto all'arbitro che ha avuto subito il proprio da fare.

Nel primo tempo, Fabbri deve fare i conti con le proteste dei padroni di casa: al 35′  su un cross di Luis Alberto per Caicedo, l'attaccante della Lazio viene strattonato da Ceccherini al momento di saltare, Fabbri lascia correre ma una leggera trattenuta sulla maglia c'è e si vede nel replay. Niente rigore per i capitolini che quattro minuti dopo protestano ancora: rinvio di un difensore della Fiorentina direttamente sul braccio di Badelj, che appare scomposto ma l'azione è confusa e i giocatori vicini tra loro. Fabbri in questo caso preferisce non intervenire, ma lo fa in occasione di un brutto fallo di Bastos su Ghezzal: cartellino ‘arancione' per il difensore della Lazio che ha rischiato davvero grosso prima dell'intervallo.

Se nel primo tempo si recriminano rigori nel secondo tempo ne arriva anche uno, per la Lazio. Al 65′ Dragowski esce malamente in area di rigore viola e si scontra con Caicedo e per Fabbri è rigore. Proteste da parte del portiere gigliato e anche il replay non chiarisce del tutto se il colpo del gigliato sia davvero punibile con il tiro dal dischetto (poi realizzato da Immobile). Al 72′ altro dubbio in area, questa volta laziale: Ribery ubriaca ancora una volta tutti entra e profa a sfondare, ma trova i difensori laziali, franando a terra. In questo caso per Fabbri, giustamente, il rigore non c'è. Ma l'arbitro deve fare gli straordinari dopo il 90′: prima è aiutato dal VAR a punire col rosso Blahovic autore di un colpo a Patric a palla lontana, poi espelle anche Inzaghi nel concitato finale con il tecnico della Lazio che entra in campo.

La tensione non cala nel finale con l'ultimo tentativo in area laziale dove si presenta anche Dragowski il portiere della Viola che battibecca con Acerbi. Fabbri è costretto a intervenire per sedare gli animi che si riaccendono a fine gara. Dopo il 90′ andando negli spogliatoi i due giocatori sono protagonisti di un prolungato spalla a spalla, parole forti e spintoni, sul quale l'arbitro decide di soprassedere

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