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Moviola Atalanta-Lazio, Lazzari cade in area ma dice all’arbitro: “Non è rigore”

L’episodio da moviola di Atalanta-Lazio: il labiale e la mimica di Manuel Lazzari sono tanto chiari quanto emblematici. Cade nell’area di rigore dell’Atalanta ma si volta verso il direttore di gara e ammette con molta onestà che quello scivolone non è stato provocato da un fallo di un avversario.
A cura di Maurizio De Santis
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"Arbitro, non è calcio di rigore". Il labiale e la mimica di Manuel Lazzari sono tanto chiari quanto emblematici. Cade nell'area di rigore dell'Atalanta ma si volta verso il direttore di gara e ammette con molta onestà che quello scivolone non è stato provocato né da un contatto né da un intervento falloso dell'avversario. L'arbitro apprezza ma preferisce verificare di persona quell'episodio che gli è apparso poco chiaro: Chiffi fa un check con i collaboratori (al Var c'è Manganiello) e poi lascia proseguire il gioco. È questo uno degli episodi da moviola che hanno caratterizzato la prima parte della sfida tra orobici e bergamaschi che si erano incrociati anche in settimana per la Coppa Italia (vittoria e qualificazione in semifinale dei nerazzurri).

L'onestà di Lazzari caduto in area di rigore

La ricostruzione della dinamica arriva a margine dell'azione. È il minuto numero 21, la Lazio è in vantaggio grazie alla rete realizzata da Marusic in avvio di ripresa. Lazzari trova un varco e s'incunea nell'area di rigore dell'Atalanta dal vertice destro. È in controllo della palla, non c'è alcun avversario che lo contrasta. Alle spalle arriverà Freuler, che riuscirà anche a chiudergli lo spazio ma senza contrastare in alcun modo l'avversario.

La dinamica dell'azione

Dalle immagini, infatti, si nota come il calciatore dei biancocelesti a un certo punto persa l'equilibrio: il piede d'appoggio (il sinistro) scivola e Lazzari frana a terra, circondato da maglie nerazzurre. Subito dopo alza le braccia, accompagna quel gesto scuotendo la testa e ammette di essere caduto da solo. "Non è rigore, non è rigore", è la frase percepita in diretta TV e dal labiale del calciatore. Nel corso del match da segnalare anche un altro episodio: il cartellino giallo rifilato a Patric, essendo diffidato sarà squalificato per la prossima partita di campionato (domenica 7 febbraio contro il Cagliari).

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