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Mourinho interrompe la domanda sul Napoli di Conte: “Non fatemi ridere”. E comincia a fare nomi

Mourinho non concede scuse al Napoli neanche con tanti infortunati: “Una cosa è non avere Lukaku ma avere Hojlund, non avere Kevin De Bruyne ma avere Scott McTominay…”
A cura di Ada Cotugno
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José Mourinho ritrova Antonio Conte nella partita di Champions League tra Benfica e Napoli, due squadre a caccia dei playoff per sperare nella qualificazione agli ottavi di finale. L'ultimo incontro risale a 2761 fa nella finale di FA CUP del 2018 tra Chelsea e Manchester United. Da allora la storia è cambiata completamente ma la rivalità tra i due allenatori non si è affievolita. È il portoghese a tirare la prima stoccata verso gli azzurri che si presenteranno a Lisbona incerottati, con gli stessi undici che hanno battuto la Juventus in campionato.

Le assenze sono un tema cruciale per il Napoli ma l'allenatore avversario non gli dà troppo peso. Anzi, per lui non sono una scusante e il suo rivale non dovrebbe lamentarsi vista la profondità della sua panchina e le alternative che ha a disposizione: lo spiega con il suo solito stile pungente e ironico e addirittura interrompe la domanda del giornalista per chiarire subito una differenza importante fra i partenopei e il suo Benfica.

Mourinho interrompe la domanda del giornalista sulle assenze del Napoli
Mourinho interrompe la domanda del giornalista sulle assenze del Napoli

Mourinho lancia una frecciatina a Conte sul Napoli

I due personaggi promettono scintille dentro e fuori dal campo e ad aprire le danze ci pensa proprio Mourinho che non si risparmia. In conferenza stampa gli hanno chiesto delle tante assenze del Napoli che non porterà a Lisbona gli infortunati De Bruyne, Anguissa, Gilmour, Lobotka, Lukaku e Meret, tutti giocatori che hanno costretto Conte a trovare una soluzione di emergenza in queste settimane. Per lo Special One non è un problema che va posto perché la rosa del Napoli è ricca di nomi e addirittura interrompe la domanda per fare un commento ironico: "Non farmi ridere. Quali assenze…".

La riflessione non piace per nulla a Mourinho che comincia a fare una serie di nomi della squadra azzurra: "Non farmi ridere perché una cosa è non avere Lukaku, ma avere Hojlund. E anche non avendo Hojlund, hai Lucca in panchina. Quindi non farmi ridere con i giocatori che mancano, perché non avere Kevin De Bruyne ma avere Scott McTominay, avere Elmas… Non parlarmi di assenze, perché le mie assenze mi fanno piangere. Che non è quello che voglio fare, né è quello che voglio come nostra filosofia". Secondo lui gli infortunati non sono una b uona scusante per Conte che ha alternative di livello, a differenza sua che con il Benfica non avrebbe tutta questa ricchezza in panchina.

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