Mourinho festeggia il gol con il raccattapalle: si sta prendendo il popolo del Benfica a modo suo

José Mourinho festeggia il gol del Benfica con il raccattapalle: lo Special One si sta prendendo il popolo del club portoghese a modo suo. La partita con il Gil Vicente non è stata semplice ma Le Aguias sono riuscite a portarla a casa con uno striminzito 2-1 in rimonta.
A regalare i tre punti all'ex allenatore di Inter, Roma, Real Madrid e Chelsea è stato Vaggelis Pavlidis con una doppietta: proprio in occasione del primo gol dell'attaccante greco, Mou non ha festeggiato con la panchina o con i giocatori ma ha stretto la mano al raccattapalle vicino alla sua panchina.
Mourinho festeggia il gol del Benfica con il raccattapalle
Lo Special One si sta prendendo il popolo del Benfica a modo suo: maestro di comunicazione da sempre, José da Setubal sta entrando nei cuori del popolo delle Aguias con il suo modo di essere e le sue azioni in campo e fuori. Dopo aver fatto sapere di essersi trasferito nel centro sportivo per essere sempre sul pezzo, Mourinho ha fatto impazzire i tifosi con la frase "Se chiama il Benfica non si può dire di no", che il club ha messo anche sulla sciarpa in occasione della presentazione.
Per l'allenatore portoghese si tratta di un ritorno, visto che proprio nel club di Lisbona aveva mosso i suoi primi passi da allenatore nel 2000 con una breve parentesi di nove partite. Mou è tornato nel campionato portoghese a 21 dalla vittoria della Champions League col Porto nel 2004.
Lo Special One nella conferenza stampa ha detto di essere "in una fase diversa della mia carriera, e come persona. Sono più altruista, meno egocentrico, penso meno a me stesso e più alla gioia che posso portare agli altri. Non sono io l'importante; il Benfica è importante e voglio farlo tornare a vincere. Mi ha colpito l'accoglienza dei tifosi e 25 anni di calcio ai massimi livelli non mi hanno reso immune a tutto questo.. Anche per loro voglio vincere sempre; non possiamo più subire sconfitte come successo due giorni fa”.
Il solito Mourinho che sa bene come riuscire a conquistare i tifosi. In campo e fuori.