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Milan-Juventus, fallo di mano di Calabria su Cristiano Ronaldo: perchè è calcio di rigore

Milan-Juventus si è conclusa 1-1 con un calcio di rigore decisivo al 90′ assegnato dall’arbitro Valeri alla Juve per fallo di mano di Calabria. Una decisione che ha fatto discutere in campo e fuori. Perchè il tocco del difensore rossonero è stato giudicato punibile? Ecco cosa dice il regolamento.
A cura di Redazione Sport
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Il momento decisivo di Milan-Juventus è arrivato al 90′ con l'assegnazione di un calcio di rigore alla Juve per fallo di mano di Calabria su una rovesciata di Cristiano Ronaldo. L'arbitro Valeri, dopo non aver concesso la massima punizione in presa diretta, è stato richiamato dal VAR ad una on-field review ed è tornato sui propri passi cambiando decisione. Ma perchè Valeri ha concesso il calcio di rigore alla Juventus dopo il tocco di mano di Calabria?

Perchè Valeri ha assegnato il rigore alla Juve per il fallo di mano di Calabria

La risposta è nel regolamento, che va però interpretato. La regola del fallo di mano lascia infatti ampio spazio alla discrezionalità dei direttori di gara e utilizza una terminologia piuttosto ambigua in alcuni passaggi, definendo casistiche e situazioni "di solito" punibili.

È di solito un’infrazione se un calciatore tocca il pallone con le mani / braccia quando queste sono posizionate in modo innaturale aumentando lo spazio occupato dal corpo.

Allo stesso modo, il regolamento elenca casi su cui "di solito" è possibile sorvolare.

Ad eccezione delle suddette infrazioni, di solito non è un’infrazione se il pallone tocca le mani / braccia del calciatore se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro calciatore che è vicino o se mani / braccia sono vicine al corpo e non si trovano in una posizione innaturale tale da aumentare lo spazio occupato dal corpo.

Nel regolamento non si fa riferimento alla posizione del giocatore rispetto all'avversario: il fatto che Calabria fosse di spalle, dunque, non aiuta a sanare il tocco di mano. La posizione delle braccia di Calabria – del tutto naturale, considerando che il calciatore era in caduta –  ha contribuito ad aumentare il volume del corpo ed è con ogni probabilità la ragione per cui Valeri ha ritenuto sanzionabile il suo tocco di mano.

Il precedente Cerri e le parole di Rizzoli

A rendere ancora più ingarbugliata la vicenda c'è un precedente: il fallo di mano di Cerri in Cagliari-Brescia, durante il campionato di Serie A in corso. Una situazione presa a modello da Nicola Rizzoli, designatore arbitrale, per spiegare la linea da adottare in questi casi: "Questo non è rigore". Valeri, evidentemente, ha ravvisato delle differenze nella dinamica dell'azione che ha visto protagonisti Cristiano Ronaldo e Calabria.

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