“Mi disse che Cristian non era mio figlio”: Francesco Totti racconta il momento difficile in campo

Nel corso di una chiacchierata col suo vecchio compagno Luca Toni, con cui ha condiviso anche la grande gioia dei Mondiali vinti a Berlino nel 2006, Francesco Totti ha ripercorso non solo il suo legame con la Roma ("nessuno potrà mai eguagliarlo"), ma anche alcuni momenti molto difficili vissuti in campo, dallo sputo a Christian Poulsen ("un gesto indegno") al calcione a Mario Balotelli ("poi gli ho chiesto scusa, però gli ha detto bene che non l'ho preso bene"), fino ad arrivare al brutto pugno rifilato in pieno volto a Ciccio Colonnese in un Roma-Siena del 2004/05. Era il 17 aprile 2005, Totti all'epoca aveva 28 anni, era al suo massimo, mentre il 33enne Colonnese si sarebbe ritirato l'anno dopo, al termine di un'onesta carriera da roccioso difensore. Quell'anno sarebbe stato molto importante per Francesco, visto che il 6 novembre sarebbe nato suo figlio Cristian. E proprio una frase sul suo primogenito che ancora doveva venire al mondo ("tanto non è tuo figlio") – che Colonnese gli indirizzò in campo – fece perdere completamente la testa al capitano della Roma.

Il pugno di Totti a Colonnese in Roma-Siena: cosa gli disse sul figlio Cristian
A sentire dunque il racconto fatto da Totti su ‘Prime Video', Colonnese avrebbe ironizzato pesantemente sul figlio che era nel grembo dell'allora moglie Ilary Blasi. In quel momento la gravidanza di quest'ultima non era ancora un fatto pubblico, tuttavia Francesco e Ilary erano una coppia celebre e il loro ambiente calcistico era ristretto: Colonnese aveva giocato con Totti alla Roma negli anni '90, si conoscevano bene, quindi era plausibile che voci o confidenze private girassero già. Inoltre il gossip su una gravidanza imminente era nell'aria da mesi.

Si arrivò dunque a quel Roma-Siena dell'aprile 2005, partita persa dai giallorossi all'Olimpico per 2-0. Nel secondo tempo ci fu il gesto inconsulto di Totti, un pugno rabbioso sul volto di Colonnese, dopo che c'erano stati screzi anche con Tudor: l'espulsione fu inevitabile, così come la successiva stangata da parte del Giudice Sportivo, cinque giornate di squalifica, sanzione aggravata dal fatto che Francesco era il capitano della squadra.

"È la prima volta che do un cazzotto in faccia a uno – racconta oggi Totti – Io con lui poi tra virgolette ci sono mezzo cresciuto, perché lui ha giocato con me quando ero giovane, uscivamo insieme e tutto quanto. Poi alla fine in quella partita mi ha gonfiato di botte. E all'improvviso mi dice: ‘Tanto Cristian non è tuo', nel senso Cristian mio figlio. E lì mi ha fatto partire proprio. Allora mi so' girato e gli ho fatto così: tum! (mima il gesto del cazzotto, ndr) Però pensavo… così tanto per… invece vabbè, cinque giornate mi hanno dato, niente di che…".

Già all'epoca, qualche giorno dopo l'annuncio della squalifica, Totti aveva fatto capire che le parole rivoltegli da Colonnese erano state per lui una miccia impossibile da spegnere: "È stato come ricevere una pugnalata. Ho reagito, sbagliando, ma perché sono stato offeso pesantemente a livello umano, come padre e come marito: mi è stata rivolta una frase vergognosa, irripetibile. I falli ci stanno, ma in campo bisogna essere uomini. Non ci ho visto più". Quella "frase irripetibile" adesso è spuntata fuori, dopo quasi 20 anni.