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Messi mortificato in Arabia Saudita: chi lo deride non è un un tifoso qualunque

Lionel Messi mortificato in Arabia Saudita nel corso dell’amichevole tra Al Nassr e Inter Miami. Dagli spalti un tifoso lo deride: è un membro di spicco del governo arabo.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Niente ‘The last dane' tra Cristiano Ronaldo e Messi nella sfida valida per la Riyadh Season Cup alla Kingdom Arena. Il campione portoghese era già stato annunciato come assente in questa sfida alla vigilia mentre l'argentino quasi a sorpresa non è più sceso in campo dall'inizio entrando solo negli ultimi minuti con il punteggio già abbastanza acquisito sul 6-0 che è stato poi il risultato finale. Un epilogo di questa serata che doveva essere storica visto che forse sarebbe stata l'ultima volta che avremmo potuto vedere Ronaldo e Messi avversari sul rettangolo verde.

E invece così non è stato. L'assenza della Pulce ha fatto rumore tanto da indispettire anche le più alte autorità e carica del governo responsabili delle manifestazioni sportive in Arabia. Nel caso specifico è stato Turki Al Sheikh, presidente della General Entertainment Authority, incaricato di organizzare questo torneo lo scorso novembre, che improvvisamente è stato inquadrato dalle telecamere subito dopo l'ingresso in campo di Messi nei minuti finale. Al Sheikh ha fatto con le mani il gesto del numero 6 per sottolineare il risultato che stava maturando in campo.

Al Sheikh, figura governativa di spicco essendo consigliere saudita presso la Corte reale con il grado di ministro e attuale presidente dell'Autorità generale per gli eventi e l'intrattenimento, era evidentemente indispettito dal gesto di Messi di non scendere in campo dopo aver capito che nemmeno Cristiano Ronaldo avrebbe giocato. Nella distinta iniziale la Pulce non figurava nemmeno in panchina poi successivamente il suo nome è stato aggiunto.

La story su Instagram di Turki Al-Sheikh.
La story su Instagram di Turki Al-Sheikh.

Una vicenda avvolta nel mistero che però di certo non è piaciuta alle autorità saudite che avevano organizzato l'evento sia per consentire l'ultima sfida tra Ronaldo e Messi ma anche per mostrare l'argentino al popolo arabo venendo incontri ad accordi di sponsor e commerciali. Anche per questo Messi è poi entrato in campo, accolto dal boato del pubblico, giocando di fatto pochi minuti di una partita già conclusa con risultato più che acquisito.

L'immagine di Messi e Ronaldo: uno in panchina, l'altro in tribuna.
L'immagine di Messi e Ronaldo: uno in panchina, l'altro in tribuna.

Inoltre, una serie di immagini in compagnia di Cristiano Ronaldo sono diventate virali in pochi minuti perché attribuivano una frase ad Al Sheikh nel bel mezzo di un dialogo con il cinque volte Pallone d'Oro sugli spalti: “Tu sei il migliore di tutti i tempi"Di fatto il suo è stato uno sfogo perché non avrebbe mai voluto giocare quella partita senza Messi. "Ha visto che Cristiano era assente e aveva paura di perdere contro l'Al Nassr senza Ronaldo" scrive l'account @TheNassrZone, che segue tutte le notizie sulla squadra riportando dichiarazioni di Al Sheikh prima della partita e dopo aver saputo dell'assenza di Messi.

Di fatto l'argentino è stato a dir poco mortificato in questo triangolare in Arabia Saudita, specie in vista della partita contro l'Al Nassr. Un risvolto che di certo non si sarebbe mai aspettato specie perché Al Sheikh prima del torneo aveva avuto diversi incontri in Arabia Saudita in compagnia di Sergio Busquets, Jordi Alba, Luis Suárez e dello stesso capitano e campione del mondo con l'Argentina.

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