Messi inaugura virtualmente la gigantesca statua costruita per lui in India: non può avvicinarsi

Per la prima volta dopo 11 anni Leo Messi torna in India per un tour assieme ad altre celebrità del Sudamerica e per l'occasione a Calcutta è stata eretta in suo onore una statua mastodontica. È la più grande mai realizzata al mondo, alta 21 metri e costruita in ferro e fibra di vetro: ci sono voluti 40 giorni e 45 operai per tirarla su in tempo per l'evento, ma l'argentino non ha potuto assistere all'opera completa dal vivo e l'ha inaugurata soltanto in modo virtuale.
Il suo viso era coperto da un telo blu ed è stato svelato soltanto stanotte nel quartiere di Lake Town, tra tantissimi tifosi che non vedevano l'ora di assistere all'evento anche senza il loro idolo. Come riportato dalle testate locali è stata scelta l'inaugurazione a distanza per motivi di sicurezza e ordine pubblico: Messi arriverà in città durante il suo ‘GOAT Tour' ma ha inaugurato la statua dalla sua stanza di hotel senza avvicinarsi.
L'omaggio dell'India a Messi
Il progetto è stato molto ambizioso e sono state necessarie centinaia di ore di lavoro incessante per portare a compimento la missione in tempo. La statua è alta 21 metri, la più grande mai costruita per un calciatore in tutto il mondo, e raffigura Messi che regge la Coppa del Mondo con la mano destra. In tutta la regione del Bengala Occidentaleci sono tantissimi tifosi dell'Argentina che seguono con interesse anche le vicende del calcio sudamericano e in occasione della visita della Pulce lo Sree Bhumi Sporting Club, una squadra locale, ha voluto organizzare questo omaggio.
Hanno messo a disposizione dei tifosi i biglietti per diverse attività come quelle della fan zone "Hola Messi", dove potranno scattare foto con una replica a grandezza naturale del numero 10 seduto su un trono e visitare la replica della sua casa di Miami dove sono stati replicati anche i membri della sua famiglia. È stato anche inaugurato un murale, sempre in modalità virtuale: per motivi di sicurezza Messi ha svolto tutto il cerimoniale dall'hotel, senza poter vedere dal vivo l'opera che gli è stata dedicata, una situazione abbastanza strana ma che è stata necessaria per motivi di sicurezza.