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Mbappé come Ronaldo: viene sostituito, la prende male e ignora il tecnico

L’episodio è accaduto nella gara con il Montpellier e descrive qual è lo stato dei rapporti tra calciatore e allenatore. Le telecamere riprendono tutta la scena mostrando da un lato Tuchel che si avvicina a Mbappé e prova ad abbracciarlo, dall’altro la reazione stizzita del francese che ha preso male l’avvicendamento e ignora l’allenatore, voltando faccia e spalle dall’altra parte.
A cura di Maurizio De Santis
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Kylian Mbappé come Cristiano Ronaldo, prende male la sostituzione e ignora Tuchel che si avvicina per stringergli la mano. Il francese quasi lo evita con fastidio, nemmeno gli rivolge lo sguardo e quando va ad accomodarsi in panchina saluta tutti compagni di squadra ma volta le spalle all'allenatore. Non è solo questione di cambio [il secondo consecutivo dopo il Nantes] né è un semplice capriccio da star del calcio che si ritiene intoccabile: dietro il malessere e l'espressione imbronciata del calciatore ci sono anche il rapporto poco felice con il tecnico e soprattutto le voci di mercato che lo vorrebbero lontano da Parigi, attratto dalle sirene madrilene che potrebbero garantirgli, oltre a uno stipendio molto più ricco, anche maggiori possibilità di lottare per grandi trofei e, di riflesso, offrirgli maggiori opportunità per vincere il Pallone d'Oro.

Tuchel lo cambia, Mbappé la prende male non saluta il tecnico

Pochi secondi bastano per comprendere qual è il rapporto tra l'attaccante e l'allenatore. Le telecamere riprendono tutta la scena mostrando da un lato Tuchel che si avvicina a Mbappé e prova ad abbracciarlo, dall'altro la reazione stizzita del francese che ha preso male l'avvicendamento nel corso del match col Montpellier [al suo posto è entrato Eric Maxim Choupo-Moting].

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La pressione di Zidane e del Real Madrid dietro il malessere di Mbappé

Mbappé ha un contratto con il Paris Saint-Germain fino al 2022 e finora non ha ancora intavolato alcun discorso di rinnovo. Non ha fretta di farlo perché sa che le attenzioni dei grandi club non mancano. Uno in particolare, dove c'è il suo principale [e connazionale] estimatore: si tratta di Zidane e del Real Madrid. Non è certo un mistero che il tecnico dei blancos ne abbia fatto il nome a Florentino Perez perché cerchi di strapparlo al Psg. E le stesse parole del giocatore sembrano lasciare aperta un'ipotesi in questa direzione: lontano dalla Francia in una squadra e in un torneo di altro calibro.

È un momento importante per me – disse a maggio scorso -. Penso di dovermi assumere maggiori responsabilità. Spero di poterlo fare al Psg, e sarebbe bello… oppure in nuovo progetto.

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