Mancini venne esonerato e lo disse alla squadra riunita: “Mezza tavolata esultò”
Dopo le difficoltà iniziali sulla panchina dell'Arabia Saudita (tre sconfitte e un pareggio nelle prime quattro amichevoli giocate), Roberto Mancini ha piazzato la miglior partenza possibile nelle qualificazioni ai prossimi Mondiali: due vittorie senza subire reti contro Pakistan e Giordania (4-0 e 2-0), che valgono il primato nel girone davanti al Tagikistan. Mancini a 59 anni ha sempre fame di successi, come la storica Premier League che vinse nel primo ciclo del Manchester City targato sceicco Mansour. Era il 2012. L'anno dopo venne esonerato due giorni dopo aver perso la finale di FA Cup contro il Wigan. Un esonero accolto festosamente da metà squadra, almeno a credere al racconto fatto da Micah Richards sulla vicenda.
"Nonostante gli sforzi di tutti, quest'anno il club non è riuscito a raggiungere nessuno degli obiettivi prefissati, ad eccezione della qualificazione alla Champions League della prossima stagione", si leggeva nel comunicato del City con cui si dava notizia del benservito al tecnico italiano. Prima che Mancini venisse pubblicamente sollevato dall'incarico, l'allenatore jesino lo disse ai suoi giocatori riuniti all'hotel Landmark di Londra. La reazione dei presenti fu tale da sconvolgere Richards, che negli Sky Blues ci è cresciuto e ci ha giocato per un decennio, prima di trasferirsi per una stagione alla Fiorentina nel 2014 e poi chiudere la carriera all'Aston Villa quattro anni dopo.
"Ero il figlioccio di Mancini, tutti sanno com'era il nostro rapporto – ha detto l'ex difensore inglese nell'ultimo episodio del podcast ‘The Rest Is Football' – Ricordo che eravamo al Landmark Hotel. Eravamo tutti seduti attorno al tavolo e ricordo che lui venne da noi e ci disse: ‘È finita per me'. È stato strano. Metà del tavolo era sventrato, ma l'altra metà stava quasi esultando. Era assolutamente ridicolo. Ma come, pensavo, lui ha appena perso il lavoro e tutti sorridono e scherzano. La cosa peggiore è stata che anche quelli che erano nella squadra titolare esultavano. Era una follia".
Mancini poi sarebbe andato al Galatasaray, tornato all'Inter, e andato poi allo Zenit in Russia, prima di scrivere la storia sulla panchina dell'Italia vincendo gli Europei a Wembley nel 2021.