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Mondiali in Qatar 2022

L’Uruguay ha perso la testa, insulti pesantissimi in mondovisione: “Sì inquadratemi pure!”

L’Uruguay dice addio al Mondiale, non le è bastato vincere: schiuma rabbia ed esplode al termine della partita col Ghana. Ce l’ha con l’arbitro tedesco, Siebert, che le avrebbe negato due rigori nella ripresa. E Gimenez rischia fino a 15 giornate di squalifica.
A cura di Maurizio De Santis
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José María Giménez de Vargas ha una reazione furibonda dopo l'eliminazione dell'Uruguay dai Mondiali.
José María Giménez de Vargas ha una reazione furibonda dopo l'eliminazione dell'Uruguay dai Mondiali.
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L'Uruguay è furibonda. Ha vinto per 2-0 contro il Ghana ma non le basta per mettere un piede negli ottavi di finale. La Celeste è eliminata dai Mondiali, torna a casa beffata dalla classifica avulsa che a parità di punti premia la Corea del Sud vittoriosa (2-1) sul Portogallo. Il numero minore di gol realizzati a parità di differenza reti è una condanna inesorabile, beffarda, tremenda per la selezione sudamericana che dal campo esce furente.

Le lacrime di Luis Suarez accompagnano i titoli di coda ma il coinvolgimento emotivo dell'attaccante lascia presto la scena ad altre reazioni dei compagni di squadra che sfogano la rabbia contro il direttore di gara, il tedesco Siebert. Ce l'hanno con lui per aver sorvolato su episodi chiave, almeno un paio quelli che alimentano forti recriminazioni.

Due contatti sospetti in area ghanese fanno schiumare rabbia: il primo su Darwin Núñez nella fase cruciale del secondo tempo, il secondo in pieno recupero su Edinson Cavani. L'Uruguay chiedeva il calcio di rigore: ne avesse trasformato almeno uno, sarebbe riuscita a ribaltare le sorti della qualificazione. Nella casella degli abbinamenti in tabellone ci sarebbe stata la sua bandiera accanto a quella del Brasile. La risolutezza dell'arbitro nella valutazione di quegli episodi ha tolto ogni speranza.

"Una manica di ladri… sono tutti una manica di ladri!" urla davanti alla telecamere José María Giménez. Il difensore dell'Atletico Madrid è uno dei calciatori che si scaglia contro il fischietto e adesso rischia fino a 15 giornate di squalifica: lo inseguono, lo circondano, lo aggrediscono verbalmente mentre sta per imboccare il tunnel che porta verso gli spogliatoi.

In quei momenti succede di tutto, Giménez perde la testa. "Figli di pu****a!", grida. "Sì… inquadratemi pure!", aggiunge in segno di sfida. Ha un diavolo per capello, non gli importa delle possibili conseguenze disciplinari. Nella concitazione di quei momenti prenderà uno spintone dal giocatore anche un delegato Fifa che fa da scudo al direttore di gara nel tentativo di tenerlo al riparo dalla foga dei calciatori della Celeste.

La rabbia di Cavani, il Matador demolisce la postazione Var mentre abbandona il campo.
La rabbia di Cavani, il Matador demolisce la postazione Var mentre abbandona il campo.

Cavani, nervoso, distrugge la postazione Var: dà una spinta alla colonnina sulla quale è montato il monitor per la on-field-review. In precedenza era stato Federico Valverde a scagliarsi contro l’arbitro dopo l'errore commesso dal dischetto da André Ayew. In quel caso Siebert aveva decretato la massima punizione con il Var per l'intervento del portiere Rochet su Kudus.

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