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L’unica cosa in comune tra il gol annullato all’Inter col Monza e l’errore di Serra in Milan-Spezia

C’è un’unica analogia tra il caso del gol non convalidato ad Acerbi in Monza-Inter e quello famoso di Messias in Spezia-Milan. L’errore di Sacchi gli costerà caro, come accaduto a Serra.
A cura di Marco Beltrami
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Delusione, rabbia e frustrazione in casa Inter per l'errore dell'arbitro Sacchi in occasione della sfida pareggiata contro il Monza. La svista in occasione del fallo fischiato a Gagliardini prima di quello che sarebbe stato poi il probabile gol vittoria di Acerbi ha fatto infuriare in primis Inzaghi e poi tutti i nerazzurri che hanno perso ulteriore terreno dalla vetta della classifica. E pensare che se il direttore di gara avesse aspettato un secondo, sarebbe intervenuto il Var evitando dunque la svista. A proposito di fischi anticipati, il pensiero di tanti è andato al celebre episodio di Milan-Spezia della scorsa stagione, con protagonista in negativo l'arbitro Serra. Cosa c'è però realmente in comune? E proprio in base a questo, come sarà trattato Sacchi rispetto a Serra dai vertici arbitrali? A spiegare tutto ci ha pensato l'ex arbitro e riferimento di DAZN per le tematiche arbitrali Luca Marelli.

In Monza-Inter, l'arbitro Sacchi ha sanzionato un inesistente fallo di Gagliardini su Pablo Marì, caduto in realtà per il contatto con il compagno Izzo. Non si può dunque parlare di gol annullato, e per questo il Var non è potuto entrare in azione. Se invece l'arbitro avesse aspettato, con il tocco vincente di Acerbi, allora sarebbe potuta intervenire la tecnologia, correggendo dunque la sua decisione e convalidando la marcatura. Dal 3-1 e partita probabilmente chiusa, si è passati invece al beffardo 2-2 di poco dopo.

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Cosa accadde invece in Milan-Spezia della scorsa stagione e perché i rossoneri protestarono? Nella fase finale del match, sul risultato di 1-1, l'arbitro Serra fischiò un fallo su Rebic a favore della squadra di Pioli, con buona pace del gol immediatamente successivo di Messias. Invece di dare il vantaggio dunque ecco l'errore, molto grave, con il direttore di gara che accortosi in diretta del tutto si scusò pubblicamente.

Marelli ai microfoni di DAZN, ha sottolineato qual è l'unico aspetto in comune tra le due situazioni, che sono poi molto differenti. Queste le parole dell'ex fischietto durante "Spiega Marelli": "Se parliamo a livello concettuale c’è qualche somiglianza perché è un fischio anticipato. Ma sono molto diversi, perché Sacchi rivela un fallo che non c’è, mentre Serra aveva rivelato un fallo che c’era, quello su Rebic, ma non aveva concesso la norma del vantaggio. Qui non c’è norma del vantaggio da concedere, c’è da far proseguire l’azione, per lo meno un paio di secondi o un secondo per no tagliare fuori il VAR, su un fallo che in realtà non c’era. Due fattispecie dunque abbastanza differenti: entrambe si basano su un fallo, uno è un fallo di difesa su cui non è stato concesso il vantaggio, l’altro è un fallo in attacco che non c’è su cui si sarebbe dovuto aspettare per dare la possibilità al Var di correggere l’errore". 

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Dunque in entrambi i casi si tratta di un errore di tempismo, anche se tecnicamente sono molto diversi. E per questo i due arbitri saranno trattati in maniera differente, anche alla luce del rispettivo status: "Sacchi e Serra appartengono a due graduatorie di affidabilità completamente differenti. Serra ha arbitrato poco in Serie A, Sacchi ha arbitrato molto in Serie A. Sicuramente ci sarà un periodo di riflessione per Sacchi, l’anno scorso Serra non ha più arbitrato in Serie A fino alla fine della stagione, e l’ha rivista quest’anno, e ha arbitrato solo due volte. Questo ti dà l’idea dell’affidabilità che ha in questo momento. Naturalmente gli auguro di arrivare a dirigere big match, ma in questo momento è un arbitro da due partite su 17 giornata di Serie A. Sacchi è diverso, sicuramente sarà fermo per un po’ perché la partita è stata decisa da un errore e in Serie A gli errori contano, non è come in Eccellenza dove un errore di questo tipo si può bypassare perché gli arbitri sono giovani. Sarà fermo 2-3 settimane, riprenderà dalla Serie B per un bel po’ dopodiché dipenderà da lui: se in B dovesse ricominciare ad offrire i risultati visti finora, rientrerà in partite di terza fascia in Serie A.

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