Luis Alberto lancia l’allarme dal ritiro, il campo è un pericolo: “Abbiamo paura di infortunarci”
Il ritiro della Lazio di Maurizio Sarri è iniziato lo scorso 5 luglio. Fino al 22 i biancocelesti saranno ad Auronzo di Cadore (in provincia di Belluno) per il ritiro pre-campionato. Sono 15 anni infatti che il club di Claudio Lotito sceglie questa location per la preparazione estiva. Un luogo caro al presidente della Lazio che non ha mai voluto cambiare questa località che permette alla Lazio di allenarsi al meglio, lontano da tutto e tutti, cercando la serenità necessaria per preparare al meglio la nuova stagione. Ad Auronzo gli allenamenti sono iniziati in un autentico scenario di cantiere aperto e porte girevole in cui i giocatori vanno e vengono.
Dopo l'addio di Strakosha e poi quello di Reina, il ds Tare ha portato alla corte di Sarri già Marcos Antonio, Cancellieri e nella giornata di oggi anche Casale dal Verona e Alessio Romagnoli che si era svincolato dal Milan. In questo clima di calma e serenità però, la voce fuori dal coro ad Auronzo è quella di Luis Alberto. Lo spagnolo si è fatto sentire nel corso di un'intervista rilasciata alla radio ufficiale della Lazio. Ha parlato dei pericoli che riserva quest'anno il campo di Auronzo e delle difficoltà tangibili di giocatori e allenatore nel riuscire a lavorare al meglio su questo tipo di terreno di gioco. Luis Alberto fa sapere di temere molto durante gli allenamenti.
"Siamo in difficoltà perché quest'anno il campo di Auronzo è di livello bassissimo – ha specificato il giocatore nel corso del suo intervento radiofonico – La palla non rimbalza, c'è un po' di paura perché nessuno si vuole infortunare ora". Lo spagnolo fa dunque sapere, in un certo senso, che i giocatori stiano lavorando anche un po' con il freno a mano tirato proprio per paura di doversi fermare durante la preparazione fermando il loro lavoro atletico. Luis Alberto aggiunge anche un altro aspetto: "Il mister è d'accordo con noi, speriamo che sistemino il campo perché così non va bene". Uno sfogo durissimo del giocatore dopo la sessione pomeridiana di allenamento ad Auronzo di Cadore.
Lo spagnolo ovviamente teme anche per le sue condizioni dopo qualche acciacco di troppo dello scorso anno: "Mi sento abbastanza bene dopo aver finito prima la stagione per via della pubalgia ma ho lavorato tanto in vacanza e mi sento meglio di quello che pensavo". Nel frattempo dunque Sarri sorride per i due innesti in difesa, quello sulla fascia e l'altro in attacco. Per la Lazio manca però la ciliegina sulla torta, anzi due: i portieri. Gli addii in contemporanea di Strakosha, svincolato, e di Reina ufficializzato oggi al Villarreal, vedono la Lazio ancora priva di un primo e secondo portiere. Sarri deve ora arrangiarsi con qualche giovane e il suo Adamonis in attesa di un colpo dalla dirigenza.
