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Guerra in Ucraina

L’Ucraina rinnega Tymoshchuk, vogliono togliergli tutto: “Lavora in silenzio con l’invasore”

Anatoliy Tymoshchuk icona del calcio ucraino, chiusosi nel silenzio senza messaggi di pace o prese di posizione a sostegno del suo Paese durante la guerra con la Russia ora rischia grosso.
A cura di Marco Beltrami
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Tymoshchuk in conferenza con Shevchenko ai tempi della nazionale ucraina
Tymoshchuk in conferenza con Shevchenko ai tempi della nazionale ucraina
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C'è un silenzio che fa rumore in Ucraina. È quello di Anatoliy Tymoshchuk, ex calciatore e attuale vice allenatore dello Zenit San Pietroburgo. Non un giocatore come tutti gli altri, ma una sorta d'icona del pallone ucraino il 42enne, che detiene il record di presenze con la nazionale gialloblu. Da quando la Russia ha invaso il suo Paese con i venti di guerra che sono tornati a tenere il mondo con il fiato sospeso, Tymoshchuk non ha rilasciato dichiarazioni ed è sparito pubblicamente dalle scene. Nessuna presa di posizione, nessun messaggio di pace per l'attuale tecnico della formazione russa che oltre ad essere accusato da connazionali ed ex compagni, ora rischia di essere rinnegato dalla Federcalcio del suo Paese.

Anatoliy Tymoshchuk è stato uno dei calciatori più importanti della storia dell'Ucraina. Nella sua carriera il giocatore, ritiratosi a 37 anni, ha militato in patria nel Volyn e nello Shakhtar (dove Nevio Scala gli affidò la fascia di capitano), poi in Russia nello Zenit, e nel Bayern Monaco vincendo ben 21 trofei tra cui anche una Coppa Uefa, una Supercoppa e una Champions League. Mediano abile in entrambe le fasi e dotato di un'ottima visione di gioco, Tymoshchuk ha vestito la maglia dell'Ucraina per 144 volte. Nessuno come lui, capace di far meglio anche dell'altra grande gloria ed ex compagno Shevhcenko (111 i gettoni in gialloblu). Dopo aver appeso le scarpette al chiodo nuova avventura professionale per Timo, in Russia con lo Zenit San Pietroburgo.

La sua posizione è diventata dunque molto complicata a causa della guerra tra Russia e Ucraina. Al contrario di tanti ex colleghi e connazionali però Anatoliy Tymoshchuk si è chiuso in un silenzio totale, anche sui social dove l'ultimo post risale al 25 gennaio. Nessun messaggio di pace e nessuna presa di posizione contro le ostilità da parte di un personaggio considerato un simbolo sportivo in Ucraina. Questa situazione ha inevitabilmente indignato i suoi connazionali, che a più riprese hanno puntato il dito contro di lui. In tanti si sono chiesti il motivo di questo atteggiamento, quando per esempio un'altra pedina dello Zenit San Pietroburgo come il difensore ucraino Yaroslav Rakitskyi ha chiesto e ottenuto la rescissione consensuale dai russi.

Feroci le critiche rivolte da addetti ai lavori ed ex colleghi, che a più riprese in questi giorni terribili si stanno battendo per la fine delle ostilità. Se Shevchenko si è mostrato in lacrime in TV per il suo popolo, c’è anche chi ha imbracciato il fucile per difendere la patria. Tra questi anche un ex compagno di Tymoshchuk, come Oleksander Aliyev che lo ha accusato di essere un traditore: "Dove sei? Hai tirato fuori la lingua dal c**o, o stai leccando il c**o a qualcuno? Sei il nostro patriota ucraino. O ti sei dipinto delle bandiere sulle guance per metterti in mostra?". Anche l'atalantino Malinovskyi ha accusato il suo ex idolo dicendo che ormai per lui "Non è più una leggenda".

Anatoliy Tymoshchuk per l'ultima volta in campo con l'Ucraina
Anatoliy Tymoshchuk per l'ultima volta in campo con l'Ucraina

Insomma Tymoshchuk è finito nell'occhio del ciclone, e la Federcalcio ucraina si è mossa. Il Comitato per l'etica e il fair play della Federazione è pronta a prendere in considerazione l'ipotesi di togliergli tutto, ovvero titoli, riconoscimenti, record e anche le licenze per allenare collezionati nella sua carriera. Nella nota ufficiale si legge: "Dall'inizio dell'aggressione militare russa contro l'Ucraina, Tymoshchuk , l'ex capitano della nazionale ucraina, non solo non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche al riguardo, ma non ha nemmeno interrotto la sua collaborazione con il club dell'aggressore. In un momento in cui un altro ex club dell'ucraino, l'FC Bayern Monaco (Monaco di Baviera), pubblica dichiarazioni e tiene azioni a sostegno dell'Ucraina, il Tymoshchuk continua a rimanere in silenzio e a lavorare per il club dell'aggressore. Con questa scelta consapevole, Tymoshchuk danneggia l'immagine del calcio ucraino e viola la clausola 1.4. Parte 1 dell'art. 4 del Codice Etico e Fair Play UAF".

Ecco allora la volontà di usare la mano pesante nei confronti di ATymoshchuk , considerato un vero e proprio traditore della patria. Queste le proposte: "Privare Tymoshchuk della licenza di coaching di livello Pro rilasciata dall'UAF Licensing Center; incaricare l'amministrazione UAF di richiedere alle autorità pubbliche di privare Tymoshchuk di tutti i premi statali e titoli onorifici; privare Tymoshchuk  di tutti i titoli di vincitore e del premio d'argento del campionato d'Ucraina, della Coppa d'Ucraina, della Supercoppa d'Ucraina; di escludere Tymoshchuk dal registro ufficiale dei giocatori delle nazionali UAF". E ora Tymoschuk si trova davanti ad una scelta obbligata: restare in silenzio e perdere tutto in patria o prendere posizione e magari lasciare la Russia?

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