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Luciano Moggi si presenta all’assemblea della Juve con una misteriosa chiavetta: “Qui c’è tutto”

Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus e attuale azionista del club bianconero, si è presentato in assemblea per difendere Andrea Agnelli e l’operato della società: con sé aveva una chiavetta USB con prove su Calciopoli.
A cura di Alessio Morra
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Foto Gianluca Oddenino.
Foto Gianluca Oddenino.

La Juventus a livello dirigenziale sta voltando pagina. Lunedì sono stati nominati cinque nuovi componenti del Consiglio d’Amministrazione, compreso Gianluca Ferrero che dal 18 gennaio ricoprirà la carica di presidente. Oggi Andrea Agnelli ha presieduto per l’ultima volta l’assemblea degli azionisti e nel suo discorso ha mostrato la sua amarezza soprattutto per le dimissioni che ha scelto di dare. A Torino, esattamente allo Stadium, c’era anche Luciano Moggi che fa parte del gruppo dei piccoli azionisti bianconeri. L’ex dirigente ha difeso l’operato di Agnelli e ha posto una serie di dubbi, ancora una volta, sull’inchiesta di Calciopoli.

Agnelli ha aperto la seduta parlando delle dimissioni, che gli sono costate parecchio: “Mi sono impegnato al massimo per ottenere i risultati migliori. La scelta di dare le dimissioni non è stata facile ma l'ho presa in modo convinto e in piena serenità”.

Ma la ragione di stato ha prevalso. La Juve è il bene supremo: “La società è chiamata a difendere la propria posizione. Io personalmente ritengo di avere operato bene in questi anni e i rilievi nei nostri confronti non sono giustificati. Ciononostante ho ritenuto opportuno dare un passo indietro in modo che le scelte non fossero condizionate dal un mio coinvolgimento. La Juventus viene prima di tutto e di tutti. Fino alla fine”.

L’assemblea è andata avanti e a un certo punto sul palco è salito Luciano Moggi, che è un azionista del club e ha parlato avendo quel titolo. Moggi, però, non è un azionista qualunque, essendo stato per tanti anni un uomo di calcio ed avendo lavorato dal 1994 al 2006 per la Juventus.

L’ex dirigente ha difeso l’operato di Agnelli spiegando quali sono anche le difficoltà nel creare un ciclo così immenso: “Sono qui per capire, a leggere i giornali sono catastrofi e invece sento cose diverse. Poi sono venuto per ringraziare Andrea. Nove scudetti non si vincono con facilità. Solo chi c'è dentro sa le difficoltà che ci sono per vincere”.

Luciano Moggi mentre arriva allo Stadium per l'Assemblea degli Azionisti della Juventus.
Luciano Moggi mentre arriva allo Stadium per l'Assemblea degli Azionisti della Juventus.

Moggi si è schierato apertamente dalla parte dell’ex dirigente, prima di tornare a parlare di vicende del passato, comprese quelle che riguardano Calciopoli e ha avuto delle parole durissime. Ma prima, pure a livello temporale, è tornato su eventi di inizio anni Duemila, sulla famosa partita Perugia-Juve che decise la corsa allo scudetto con la Lazio e poi al testa a testa con la Roma: La leggenda che la Juve vince perché ruba, è assurda. La Juventus ha vinto sempre sul campo, anzi forse hanno rubato qualcosa a noi, come a Perugia col diluvio del Curi, ma anche l'anno dopo cambiando le regole in corsa per la Roma facendo giocare Nakata”.

Poi, pur senza citarlo, ha attacco Gabriele Oriali: “Guardate cos’è successo con i passaporti. L’Italia è questa, guardate chi sta in panchina a fare il Team Manager nella Nazionale, quello che ha falsificato il passaporto di Recoba”. Il riferimento è alla cosiddetta vicenda di ‘Passaportopoli’ che portò alla condanna di Oriali, all’epoca dirigente dell’Inter, e di Recoba per un passaporto falso.

Ed infine Moggi, che dopo l'intervento ha ricevuto dei fragorosi applausi, ha parlato di Calciopoli, dichiarando di essere sempre pronto a battagliare. L’ex dirigente, ora 86enne, ha attaccato l’ex presidente della Figc Carraro e mostrando una chiavetta USB ha detto: “Visto che io sono uno abituato a vivere e non ad esistere, continuo a combattere per Calciopoli. Noi siamo considerati colpevoli di cose che hanno fatto altri. Ho qui una chiavetta che finalmente è completa di tutto in cui Carraro diceva che la Fiorentina non poteva retrocedere e neanche la Lazio, ma chiedeva di non aiutare la Juventus prima di una partita contro il Milan. E ci sono le registrazioni di Meani che parla degli arbitri. Le intercettazioni le potete sentire pure voi. Si è riaperto il caso plusvalenze si può anche riaprire Calciopoli". 

Parole fortissime quelle di Moggi che dice di avere delle prove, con le quali cerca magari di far riaprire il caso Calciopoli per l'ennesima volta, dopo che l’ennesimo ricorso era stato respinto. Quella chiavetta USB Moggi l'ha regalata poi ad Agnelli. E dopo essere andato via Moggi ha postato l'immagine del suo intervento e nella scelta degli hashtag ne ha scelto uno malizioso.

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