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Lo sfogo a sorpresa di Juric sul Verona: “Mancanza di rispetto, ci resto male”

Ivan Juric si è scagliato duramente contro la società dopo il pareggio contro il Torino nell’ultimo turno di campionato. L’allenatore del Verona ha imputato alla società di non essere stata vicina a lui e alla squadra nonostante l’obiettivo salvezza sia stato raggiunto da tempo: “È un brutto segnale e una mancanza di rispetto”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il Verona ha pareggiato contro il Torino per 1-1 nell'ultimo turno di campionato. Davanti all'Hellas ancora 3 giornate di Serie A prima di chiudere l'ennesima stagione esaltante in massima serie. Gli scaligeri hanno infatti mantenuto ancora la categoria per il secondo anno consecutivo. Alla guida del club veneto sempre lui: Ivan Juric. Il tecnico croato che ha dato tanto al Verona trasformando la società in una realtà solida del panorama calcistico italiano. Progetto formato da un mix di giovani ed esperti della categoria che ha fatto dell'Hellas una certezza della Serie A.

Ma nonostante questo, proprio Ivan Juric si è detto deluso dal comportamento attuale della società scaligera. Al termine della gara contro il Torino infatti, si è lasciato andare a una dichiarazione abbastanza forti che certificano una certa tensione all'interno dell'ambiente. "Ho un rapporto fraterno con Tony D'Amico – ha detto l'allenatore – È stata fatta una cosa incredibile in questi due anni ma la società non parla con me, nonostante siamo già salvi da tanto tempo, è un brutto segnale e una mancanza di rispetto". 

Il secondo duro sfogo in stagione da parte di Juric

Parole forti di un allenatore che probabilmente si aspettava, stando a quanto da lui stesso dichiarato, qualcosa in più dalla società dopo l'ennesimo grande traguardo raggiunto da una squadra che attualmente si trova al 10° posto in classifica con 43 punti e una salvezza raggiunta ormai da diverso tempo.

"Quando ottieni un obiettivo e lavori col cuore, se non c' è entusiasmo dall'altra parte ci rimani male – ha sottolineato ancora nel corso della sua intervista – Ci vorrebbe una carezza, un apprezzamento in più perché l'onestà viene al primo posto, però quando ci metti tanto impegno in quello che fai ci rimani male". 

Già nel corso della stagione Juric aveva imputato alla società alcune scelte strategiche discutibili. "Se vogliamo crescere non devono esserci più plusvalenze. E, se ci saranno cessioni, non ci sarò più io". Un riferimento al modus operandi della società che acquista giovani valorizzandoli al meglio per poi rivenderli a peso d'oro. "Non bisogna vendere i migliori giocatori, ma bisogna comprarli come le altre società" concluse Juric lo scorso mese di dicembre. Ora l‘ennesimo sfogo in una stagione che sul campo è stata perfetta per questo Verona.

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