Lo scontro tra l’ex ct Santos e Cristiano Ronaldo nel bel mezzo dei Mondiali: “Qui comando io”

Fernando Santos non è più il commissario tecnico del Portogallo, al suo posto è stato chiamato l'ex ct del Belgio, Roberto Martinez. L'eliminazione ai quarti contro il Marocco e, più ancora, i dissidi all'interno dello spogliatoio per il rapporto deflagrato tra l'ex selezionatore e Cristiano Ronaldo spiegano solo una parte della profonda delusione dei lusitani, implosi sul più bello.
Che la rottura tra allenatore e campione fosse alla base della sconfitta e dell'eliminazione è apparso subito chiaro ma solo a distanza di qualche mese sono emersi dettagli di cosa è realmente accaduto all'interno dello spogliatoio. E di come la rottura fosse insanabile, al punto da spaccare in due la squadra: da un lato quelli che non avrebbero voltato le spalle al ct, dall'altro quelli che non avrebbero abbandonato CR7, in mezzo tanto caos alimentato anche dalle voci di un gesto clamoroso da parte del cinque volte Pallone d'Oro.

L'ex Manchester United aveva minacciato – anche se la cosa è stata smentita – di abbandonare la nazionale nel bel mezzo della Coppa del Mondo in Qatar perché prese male la comunicazione che gli era stata fatta: contro la Svizzera (ottavi) sarebbe rimasto in panchina. Ma non fu quella la miccia che fece scoppiare la bomba, in realtà c'è stato un momento preciso, un episodio che s'è verificato prima della sfida con gli elvetici che minò dalle fondamenta l'esperienza del Portogallo ai Mondiali.
Il quotidiano Correio da Manhã ha rivelato il duro faccia a faccia tra Santos e Cristiano Ronaldo avvenuto dinanzi al resto della squadra, alzando il velo sullo scambio di battute e quel confronto molto duro avvenuto dopo la brutta reazione del calciatore al momento della sostituzione contro la Corea del Sud (nell'ultimo match della fase a gironi).

"Non puoi reagire così, non dimenticare che qui comando io", le parole di Santos a CR7 che mai si sarebbe aspettato di essere affrontato in quel modo dal ct che considerava amico e dal quale si sentiva tradito. Su di lui, che "non piace essere rimproverato", quella discussione ebbe un effetto devastante. La presa di posizione dell'ex ct fu netta, una persona di estrema fiducia gli aprì gli occhi e gli mostrò quello che era realmente accaduto a corredo della gara con gli asiatici.
Ronaldo si giustificò dicendo che non si era rivolto all'allenatore ma a un avversario che gli chiedeva di abbandonare il campo con maggiore celerità. È stato il figlio dell'ex ct ad avvertirlo della versione reale dell'episodio. "Se ho visto cosa è successo? Sì – disse allora Santos -. Non mi è piaciuto per niente. Ma queste sono cose di cui parleremo all'interno dello spogliatoio. E basta". Com'è andata a finire è sotto gli occhi di tutti.