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Livaja fa perdere conoscenza ad una guardia, caos all’Hajduk: cosa è successo tra smentite e conferme

Livaja, ex centravanti di Cesena, Inter, Atalanta ed Empoli si sarebbe reso protagonista di un episodio disdicevole in Slovenia, con una brutta rissa.
A cura di Marco Beltrami
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Marko Livaja e l'Hajduk Spalato devono fare i conti con una brutta storia che potrebbe concludersi in tribunale. L'ex centravanti di Cesena, Inter, Atalanta ed Empoli si sarebbe reso protagonista di un episodio disdicevole in Slovenia, con una brutta rissa in cui ad avere la peggio è stata una guardia di sicurezza. Il club croato non ha perso tempo a smentire l'accaduto, ma la polizia locale ha confermato l’incidente.

Livaja coinvolto in una rissa in Slovenia

Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa slovena STA, citando fonti del portale locale 24ur, nella notte scorsa alcuni calciatori dell'Hajduk, alle prese con la preparazione in Slovenia, avrebbero avuto un brutto confronto con alcuni bodyguard per motivi sconosciuti. Tutto si sarebbe verificato nei pressi di un hotel sul lago di Bled intorno all'una di notte. Proprio Livaja, secondo le fonti slovene, avrebbe colpito violentemente al volto una delle guardie di sicurezza, facendole perdere brevemente conoscenza. Una brutta botta per l’uomo, che avrebbe anche perso dei denti.

La smentita dell'Hajduk e le conferme della polizia

Se l'Hajduk non ha perso tempo a smentire tutto anche attraverso comunicazioni ufficiali, alcuni componenti del corpo di polizia locale avrebbero confermato l'esistenza di un incidente. Tra l'altro, gli stessi media sloveni hanno rivelato che Livaja avrebbe spiegato agli agenti di aver litigato con la sicurezza. Nel frattempo si sono accavallate diverse versioni del parapiglia, compresa una relativa alla volontà di Livaja di difendere due suoi compagni di squadra più giovani. A quanto pare, la guardia giurata ferita avrebbe chiesto cinquemila euro all'Hajduk.

Il club croato ha manifestato la volontà di avviare procedimenti legali, anche sfruttando il team di avvocati di Aleksander Čeferin, presidente della UEFA. Quest’ultimo, infatti, prima di prendere le redini del calcio continentale, svolgeva la professione di avvocato. Saranno dunque i suoi collaboratori ad andare a fondo per capire quanto accaduto a Bled.

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