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L’Inter può iscriversi al prossimo campionato con 800 milioni di debiti? Cosa dice il regolamento

Per la stagione 2024/25, la FIGC prevede tre scadenze da rispettare per l’iscrizione ai campionati professionistici. Solo una, però, è determinante per ottenere la licenza.
A cura di Benedetto Giardina
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"Ma può iscriversi al campionato?". Dalle questioni societarie dell'Inter, fresca di passaggio Oaktree, alle difficoltà dei club di Serie B e C travolti da problemi finanziari, è una domanda che ogni estate – e non solo – trova spazio tra i tifosi calcistici italiani. Perché ci sono squadre ammesse in Serie A nonostante debiti da centinaia di milioni di euro? Perché alcuni club vengono esclusi per ritardi nei pagamenti e altri non vengono sanzionati? Esiste davvero una disparità di trattamento? La risposta a quest'ultima domanda è l'unica ad essere immediata: no. È per le altre, invece, che serve andare a fondo per capire come funziona il Sistema delle Licenze Nazionali, ovvero i criteri che determinano chi può iscriversi ai campionati e chi no, sulla base dei documenti consegnati alla Covisoc.

Iscrizione ai campionati: le prime scadenze per la stagione 2024/25

Per partecipare ai campionati di calcio di Serie A, Serie B e Serie C nella stagione 2024/2025, i club professionistici devono ottenere la Licenza Nazionale, dimostrando di aver adempiuto «ai criteri legali ed economico-finanziari, ai criteri infrastrutturali ed ai criteri sportivi e organizzativi» previsti dalla FIGC. Il primo criterio è dettato dai risultati sul campo, che determinano la categoria di appartenenza (in Serie A partecipano le prime 17 squadre della stagione 2023/24, le prime due del campionato di Serie B 2023/24 e la vincitrice dei play-off, per intenderci). Per quanto riguarda gli impianti, l'idoneità degli stessi viene sottoposta all'attenzione della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi. Il resto, riguarda quasi esclusivamente lo stato di salute economico-finanziario dei club e il rispetto delle scadenze a livello amministrativo. Ed è qui che spesso, in tanti, si chiedono come sia possibile che una società indebitata possa riuscire ad ottenere l'iscrizione ai campionati.

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Riguardo alla stagione 2024/25, dunque la prossima, le scadenze sono tre: 30 aprile, 31 maggio e 4 giugno. Entro il 30 aprile, le società devono depositare:

  • i contratti dei calciatori acquisiti in sede di mercato (a titolo definitivo o temporaneo) e attestare «l’avvenuto pagamento dei debiti scaduti alla data del 28 febbraio 2024» nei confronti di club esteri, ma da questo sono esonerate le società che hanno già ottenuto la – una «copia delle comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche IVA relative al primo, secondo e terzo trimestre dell’anno d’imposta 2023».
  • una dichiarazione del legale rappresentante e del presidente del collegio sindacale o del consiglio di sorveglianza o del sindaco unico «attestante la vigenza della società e la composizione della compagine sociale alla data di presentazione della stessa», «le modifiche statutarie eventualmente intervenute a quella data» e una nota con gli estremi del conto corrente (o dei conti correnti) intestati alla società, «dedicati esclusivamente ai pagamenti degli emolumenti, delle ritenute Irpef, dei contributi Inps e di altri contributi».

L'inosservanza anche ad uno solo di questi adempimenti può portare ad un ammenda non inferiore a 20 mila euro per i club di Serie A e Serie B, 10 mila euro per quelli di Serie C.

Cosa serve per iscriversi al campionato di Serie A?

Il primo adempimento di natura economica-finanziaria ha scadenza al 31 maggio e prevede il deposito presso la Covisoc di una copia «della situazione patrimoniale intermedia al 31 marzo 2024», ovviamente approvata e con la relazione della società di revisione. In caso di inosservanza del termine prefissato, i club possono essere penalizzati di un punto nella prossima stagione calcistica. Come per la scadenza precedente, dunque, non è a rischio l'iscrizione dei club, in caso di mancata osservanza di questi due punti.

Marotta e Antonello con il management di Oaktree.
Marotta e Antonello con il management di Oaktree.

Quando si inizia a parlare di mancata iscrizione ai campionati? Quando non viene rispettata l'ultima scadenza, quella del 4 giugno, entro cui i club di Serie A, B e C devono intanto depositare – anche tramite PEC – la domanda di ammissione con l'impegno «a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private nonriconosciute dalla FIFA, dalla UEFA e dalla FIGC». Dopodiché, devono:

  • assolvere il pagamento dei debiti scaduti al 30 aprile 2024 nei confronti della FIGC, delle Leghe e di società affiliate alla FIGC e di quelli scaduti al 28 febbraio 2024 nei confronti di società estere.
  • assolvere il pagamento degli emolumenti dovuti fino alla mensilità di aprile 2024 a tesserati, dipendenti, collaboratori addetti al settore sportivo e professionisti assoggettati ad IVA, compresi incentivi all'esodo.
  • assolvere il pagamento delle ritenute Irpef riguardanti gli emolumenti dovuti fino alla mensilità di marzo 2024, dei contributi Inps e del Fondo Fine Carriera dovuti fino alla mensilità di aprile 2024, dei tributi IRES, IRAP e IVA riferiti ai periodi di imposta terminati entro il 31 dicembre degli anni che vanno dal 2017 al 2022 e delle liquidazioni periodiche IVA relative ai primi tre trimestri del 2023.
  • depositare presso la Covisoc copia dell'ultimo bilancio (al 30 giugno 2023 o al 31 dicembre 2023), della semestrale al 31 dicembre 2023 nel primo caso, della documentazione attestante l'avvenuto superamento della situazione patrimoniale prevista dall'art. 2447 c.c. (ovvero: il capitale non deve essere ridotto al di sotto del minimo legale) corredato dalla relazione della società di revisione, con richieste specifiche nei casi di eccezioni sollevate dai revisori e per le società «che hanno fatto ricorso o che ricorreranno agli istituti di regolazione della crisi o dell’insolvenza».

È da questa documentazione, dunque, che passa l'iscrizione di un club al campionato di Serie A. Un club con centinaia di milioni di debiti può dunque ottenere la licenza nazionale, purché non siano debiti scaduti e non rientrino, nella fattispecie, tra i debiti nei confronti di altre società o leghe calcistiche, nazionali ed estere, con tutte le scadenze tributarie assolte e rispettate nei tempi previsti e con i bilanci approvati, oltre che corredati dalle relazioni di revisori e sindaci.

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